Al di là delle passerelle e degli showroom, c’è un intero mondo che solitamente non si vede. Una sorta di retrobottega dove artigiani e artigiane lavorano fra bozzetti, macchine da cucire e smussatori per il cuoio. ApritiModa è l’unica occasione per il grande pubblico di oltrepassare la soglia di laboratori e atelier, alla scoperta dei luoghi dove nascono le più belle creazioni Made in Italy. Che siano i cappelli di Patrizia Fabri, l’alta gioielleria di Dolce&Gabbana, gli ombrelli di Francesco Maglia o i mocassini di Santoni, dietro ogni porta c’è una storia mai raccontata, tutta da scoprire.
Dietro il glamour delle sfilate, il miracolo dell’artigianalità
«Il 21 e il 22 ottobre oltre cento aziende, distribuite in tutt’Italia, saranno aperte per accogliere la vostra visita e raccontarvi la loro storia. Sono cento storie affascinanti: di luoghi, di prodotti, di persone. Le storie che stanno dietro al miracolo del Made in Italy», ha detto Cinzia Sasso, giornalista e ideatrice di ApritiModa. «La grandezza della moda italiana è nelle genialità dei nomi che l’hanno portata nel mondo. Ma se dietro ai grandi nomi non ci fossero gli artigiani, i produttori di tessuti, i conciatori, i tessitori, il Made in Italy non sarebbe quello che è: la nostra più grande ricchezza. Dietro le sfilate, il glamour e i red carpet, ci sono il lavoro e la cultura di tante persone. Un patrimonio immenso», continua Sasso. Non si può allora perdere l’occasione di scostare le tende del sipario ed esplorare il backstage della più bella moda italiana. Per toccare con mano il saper fare degli artigiani, tra le mura storiche di laboratori e botteghe normalmente chiusi al pubblico e che, per due giorni all’anno, acconsentono a rivelare un poco della loro magia.
La settima edizione di ApritiModa è dedicata allo sport
La settima edizione di ApritiModa porta con sé una novità: quest’anno la protagonista è la moda sportiva italiana. Per la prima volta, infatti, il pubblico avrà modo di scoprire anche quei luoghi in cui la moda incontra lo sport e l’innovazione s’intreccia con la bellezza. «Quest’anno cominceremo a guardare al 2026, ai Giochi Olimpici Milano-Cortina, aprendo le porte anche di aziende che hanno sposato la tecnologia alla bellezza. Un altro pezzo straordinario del genio italiano», ha spiegato Cinzia Sasso.
Le new entry della nuova edizione
Tra le new entry della settima edizione ci sono società che hanno fatto la storia dell’abbigliamento e degli accessori sportivi. Realtà, come Moon Boot di Tecnica Group, che hanno permesso ai doposci italiani di entrare nella storia del costume tanto da essere esposti al Moma di New York. Aziende, come Fila, che hanno vestito i campioni dello sci. Uyn, invece, realizza l’underwear indossato dalle campionesse durante le loro competizioni; mentre Salice possiede da oltre un secolo il segreto della produzione delle maschere da sci per campioni.
L’edizione 2023 di ApritiModa dà il benvenuto anche ad altre nuove aziende. È il caso di Attombri, il cognome di due fratelli veneziani che si sono innamorati dell’arte delle perlere (creatrici e infilatrici di perle). Stefano e Daniele hanno deciso di recuperare il patrimonio di antiche perle realizzate negli anni ’30 e ’40 dalla Veneziana Conteria, prima che andasse perso. Nel cuore di uno dei borghi più belli d’Italia, Asolo (nella provincia di Treviso), sorge un’altra delle realtà che il 21 e il 22 ottobre apriranno le porte dei loro atelier. È Il Gufo, che crea vestiti d’alta qualità per bambini e neonati.
Aziende di famiglia, dove si tramanda il savoir faire
Sono tutte imprese con storie affascinanti e uniche. E, in molti casi, sono anche famiglie che da oltre un secolo si tramandano conoscenza e amore per il lavoro manuale. Ci sono artigiani che creano e rifiniscono le spazzole ricercate e apprezzate in tutto il mondo; maestri che realizzano gioielli-scultura lavorando e intrecciando a mano le perle di vetro di Murano. E poi ci sono professionisti che producono cerchietti, copricapi, fiori in seta dipinti a mano, turbanti e bijoux che raccontano un grande amore per la storia dell’arte. Senza infine dimenticare le donne che, con il loro telaio, battono seta, ginestra e lane dando vita a creazioni uniche. Insomma, ApritiModa può contare su un parterre di aziende e realtà che raccontano tutte le diverse, ma ugualmente affascinanti, espressioni del Made in Italy.
Aprono le porte anche le maison storiche
Il 21 e il 22 ottobre non mancheranno di aprire le porte dei loro stabilimenti manifatturieri anche quelle imprese che da più edizioni aderiscono ad ApritiModa. Si tratta di realtà di fama mondiale come Armani, Dolce&Gabbana, Loro Piana, Zegna e Fratelli Rossetti, che quest’anno compie 70 anni. Come dimenticare poi Missoni, concentrato di passione, maestria del saper fare e arte del Made in Italy: e per questo un’altra delle maison che parteciperanno all’edizione 2023. Ma c’è spazio anche per piccoli laboratori. Tra gli altri, Pino Grasso Ricami, Gallia&Peter Cappelli, l’ombrellificio artigiano Maglia e il guantaio Omega di Napoli, che vende nella quinta strada.
Il successo di ApritiModa
Nel 2017 i luoghi della moda aperti al pubblico erano 2017; quest’anno invece sono oltre 100. Sin dalla prima edizione, ApritiModa ha attratto più di 15mila visitatori. I numeri parlano del successo dell’iniziativa, che ha il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, del Comune di Milano, del Fai e della Fondazione Altagamma. Ancora oggi rimane l’unica occasione per entrare negli atelier più esclusivi, dove ogni giorno la creatività alimenta la storia del nostro Made in Italy. Dietro le porte dei laboratori, artigiani e imprenditori accolgono i visitatori e raccontano loro la storia delle proprie idee e del proprio successo.
ApritiModa è una manifestazione gratuita e aperta al pubblico. È possibile scegliere la propria visita, guidata e gratuita prenotandosi sul sito. Non resta che aprire le porte che danno sul retro e lasciarsi sedurre dal making of: buon viaggio!