Less is more, ma non noioso, né banale. Less è creativo e interessante, curato e accurato, come il progetto Salce 197. Brand nato tra le mura (e le menti) del gruppo Cafiero, Salce 197 crea e produce borse Made in Italy dal 2018. Ed è proprio il Made in Italy a costituirne l’essenza. Le borse ideate dall’azienda bellunese sono semplici e pulite, contemporanee, in certi casi geometriche, lavorate artigianalmente con pelle 100% italiana e un’attenzione ai particolari che non passa inosservata.
In un mondo fatto di complessità ed esagerazioni, rivendichiamo spesso la semplicità. Con un piccolo team tutto al femminile, Salce 197 si fa portavoce di un’eleganza semplice e senza tempo, trasversale, minimale, per nulla boriosa. Dagli astucci, quelli di Cafiero, giunge la prima ispirazione. Oggi le idee arrivano dal quotidiano, dagli oggetti e dal design che ci circonda, e vengono diffuse in tutto il mondo. Presso negozi multi-brand e le e strutture Belmond, Salce è presente in varie città del Nord e del Centro Italia, ma anche in Belgio, in Germania, in Grecia, in Spagna e in India.
Una storia di passione e dedizione
Abbracciata dalle suggestive cime delle Dolomiti innevate, la sede principale dell’azienda Cafiero si trova in provincia di Belluno, nel distretto dell’occhialeria veneta. È una realtà nata negli anni ’80, che dal 1990 produce astucci e accessori per occhiali, collaborando con prestigiosi brand internazionali. Nel 2018 prende forma un desiderio: creare un proprio prodotto a km zero. Salce 197 nasce «dal divertimento e il piacere di realizzare tutto qui da noi» ci spiega Aldo Cafiero, leader dell’azienda e “boss” (come lo chiamano qui) del giovane progetto. È un piacere ascoltare le sua storia, professionale e di vita, perché i due mondi si intrecciano. Aldo ha fatto di passione e attenzione innate il suo lavoro. Nel vero senso della parola. L’attuale sede aziendale è costruita intorno al suo gioiello preferito, una Giulietta Spider del ’63, un’auto finita per caso tra le mani di Aldo, riportata a nuovo dallo stesso. Sei anni di lavoro, studio e ricerca che ti aspettano all’entrata della struttura, e che ben rappresentano la dedizione e il fervore a sostegno e guida dell’intera realtà.
La creatività di Salce 197
Il nome del brand nasce da dove tutto ebbe inizio: la storica sede societaria in Via Salce 197. In onore dei tempi che furono, la realtà bellunese guarda al presente, in certi casi al futuro. Abbiamo conosciuto la sua mente creativa, una mente che non si ferma mai e che ogni giorno dà forma a suggestioni quotidiane che hanno tanto da raccontare. Piera Salve spiega come nascono le idee: «Le nostre creazioni nascono da oggetti di design quotidiani, come può essere un poggiapiedi o un vaso in ceramica. Tornando da un viaggio a Milano, in treno c’era la maniglia del sedile con una forma particolare e lì ho visto il fondo di una borsa». Astucci flat, clutch, bucket bag e piccoli bauletti. Borse a mano e a spalla. Mini, medium, maxi size: Salce ha creato diverse misure per tutti i modelli, disponibili in diversi colori, con nomi differenti. E la scelta non è mai lasciata al caso. Come la Pitus, il cui profilo mostra la testa piccolo pulcino (pitusso in dialetto veneto); o la Ester, una borsa che ogni donna può indossare. In questo caso il nome è quello della madre di Aldo, Esterina, a cui è stata dedicata una delle creazioni più raffinate e trasversali dell’intera linea.
I dettagli che fanno la differenza
Tutte le borse Salce sono prodotte sul territorio, tra l’azienda principale e l’artigianato locale. Nel laboratorio bellunese le vecchie creazioni incontrano nuove idee, così si creano prototipi e progetti. Made in Italy e artigianalità ne definiscono l’essenza fin dal principio, la minuziosa cura dei particolari fa il resto. E si sa, i dettagli fanno la differenza. Impunture e cuciture sono tutte realizzate a mano, e sono loro a rendere davvero speciale il prodotto. Per le chiusure non esistono zip: sono calamitate, automatiche e discrete, più semplici e compatte. Ogni modello è dotato di tracolla regolabile e all’interno delle maxi size si nasconde una seconda di diversa misura, così ognuno la indossa come preferisce. Per la creazione delle borse, ad essere impiegate, pelli ovine, bovine e di vitello, spesso mixate e lavorate per realizzare texture particolari alla vista e al tatto.
Lavoro sartoriale, profonda ricerca sui materiali, produzione Made in Italy che valorizza il territorio. Ma soprattutto tanto entusiasmo, quello che unisce le persone in questa realtà ai piedi delle Dolomiti venete. Con entusiasmo Aldo, Piera e tutto il team ci hanno trasportato all’interno della loro azienda. Ed è proprio l’entusiasmo che abbiamo percepito varcandone la soglia, quando abbiamo ammirato con incanto nostalgico quella Giulietta Spider del ’63.