I dati indicano un aumento del disagio psicologico tra i giovani e da tempo si parlava di nuovi interventi nelle scuole, a sostegno degli studenti. Ora il ministero dell’Istruzione ha siglato un accordo con l’Ordine degli Psicologi, che prevede un protocollo di intervento nelle aule. La misura si aggiunge al bonus psicologo (raddoppiato nel 2023 da 5 a 10 milioni) e ad aiuti agli universitari per migliorare il benessere e ridurre stress e ansia, aumentati dopo la pandemia.

Il protocollo nelle scuole: cosa prevede

L’intesa prevede una serie di interventi a sostegno degli studenti, per una durata di 3 anni. «Nello specifico, il protocollo ha due obiettivi: il primo è realizzare dei nuclei di psicologi scolastici a livello territoriale e, anche se la dimensione precisa non è ancora definita, probabilmente sarà a livello provinciale. Il secondo è collaborare su una serie di progetti mirati», ha spiegato a Open David Lazzari, presidente dell’Ordine degli Psicologi. Per attuare le misure sarà istituito un comitato operativo, composto da due rappresentanti del ministero dell’Istruzione e due dell’Ordine degli Psicologici.

Da quando entrerà in vigore il protocollo

Per l’attuazione del protocollo ora si attende un decreto ministeriale apposito e, successivamente, lo stanziamento dei «fondi necessari a questo scopo», spiega Lazzari. L’obiettivo del Ministero guidato da Giuseppe Valditara è superare «le fragilità evolutive presenti nei contesti scolastici». Nel progetto rientrano interventi per superare gli ostacoli sociali e culturali che limitano la partecipazione alla vita scolastica, contrastando anche bullismo e violenza. Tutti interventi che si aggiungono al bonus psicologo, per il quale le domande si sono aperte il 18 marzo scorso. Un altro tassello è poi l’introduzione dello psicologo scolastico, che non è ancora presente ovunque e dipendente dai singoli istituti, come confermato da Lazzari.

Intanto ammonta a 8 miliardi il fondo per il bosnu psicologo per il 2024, confermato rispetto al 2023, anche se con un importo finanziato inferiore. Lo scorso anno, infatti, si era passati da 5 a 10 miliardi, rispetto al 2022, con un risultato definito «importante a cui abbiamo lavorato per dare concretezza al diritto alla salute degli italiani», aveva spiegato Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato e prima firmataria di uno dei due emendamenti che aveva reso possibile l’aumento dei fondi, poi trasferiti a Regioni e Province autonome, con un decreto attuativo. Le risorse servono al rimborso delle spese sostenute per sedute di psicoterapia, in casi di ansia, stress, depressione, ecc.. Sul tema era intervenuto anche Fedez in tono polemico.

Fedez e l’appello al Ministro Schillaci

Il rapper era stato protagonista, infatti, di un botta e risposta a distanza con il ministro della Salute, Orazio Schillaci. «Sul bonus psicologo che riguarda tutta la popolazione e non solo i giovani il ministro Schillaci ci ha detto ormai una settimana fa che in pochi giorni avrebbe sbloccato i decreti attuativi, ma a oggi non ha fatto assolutamente nulla». Così Fedez aveva incalzato proprio il titolare del dicastero, aggiungendo: «Quindi aspettiamo il Ministro. Siamo a novembre e sono i soldi del 2023. A dicembre finisce il 2023, cosa vogliamo fare? Prendere in giro le persone o fare qualcosa?». Parole a cui non solo è seguito il raddoppio dei fondi, ma che erano arrivate mentre l’Università di Bari – prima in Italia – ha annunciato di aver messo a disposizione un voucher da 300 euro a pressoché tutti i propri studenti, per avvalersi di un supporto psicologico.

L’ateneo di Bari capofila nell’aiuto psicologico ai giovani

L’iniziativa era stata presentata nel pieno della discussione a distanza tra Fedez e il Ministro Schillaci. Consiste in un bonus da 300 euro per gli studenti che, come riporta il sito dell’Università Aldo Moro di Bari, risultano regolarmente immatricolati e iscritti per l’anno 2022-2023 a un corso di laurea triennale, magistrale, magistrale a ciclo unico, laurea vecchio ordinamento, dottorato di ricerca o scuola di specializzazione. Il contributo è destinato a pressoché tutti i ragazzi e ragazze che frequentano l’ateneo, perché ne hanno diritto tutti coloro che hanno un Isee fino a 50mila euro all’anno. Si tratta, quindi, di una platea ampia.

Perché un bonus per i laureandi

L’iniziativa è nata dall’esigenza di offrire un supporto ai giovani tra i quali, secondo gli esperti, aumenta il disagio psicologico. Può essere legato a motivi di studio (ansia e stress per gli esami, per esempio) oppure ad altre cause, che possono far crescere il malessere. Il voucher è spendibile per sedute presso psicologi privati o come rimborso per costi già sostenuti per prestazioni di sostegno psicologico o psicoterapeutico. Per finanziarlo è stato istituito uno specifico fondo di 90mila euro, che sarà erogato fino ad esaurimento dello stesso. Per accedervi è sufficiente presentare una regolare fattura con il proprio nominativo che accerti la prestazione. La scadenza è il 30 aprile 2024 e comunque fino a quando ci saranno risorse disponibili. Secondo l’Università di Bari sono già più di 250 gli studenti che ne hanno fatto domanda.

Salute mentale a rischio

Era stato ancora Fedez a dare la misura del problema della salute mentale: «In Italia 2 milioni di adolescenti tra i 10 e i 20 anni soffrono di disturbi mentali. Un numero enorme pari al 20% della Gen Z, cioè di tutti i nati tra il 1997 e il 2012. L’Oms indica il suicidio come la seconda causa di morte nel mondo tra i teenager tra i 15 e i 25 anni. L’Istat ha certificato che nel 2021 il 6,2% (l’anno prima erano il 3,2%) dei ragazzi tra 14 e 19 anni, oltre 220 mila giovani, erano insoddisfatti della propria vita e vivevano una condizione di cattiva salute mentale. Negli ospedali e nei consultori ci sono 2,8 psicologi ogni 100mila abitanti ma secondo l’Istituto superiore di sanità servirebbe 1 psicologo ogni 1000 abitanti», aveva spiegato Fedez, concludendo con un affondo: «Ciò che manca in questo momento è il decreto attuativo di questa misura che, se non varato nei prossimi due mesi, rischia di vanificare l’operazione facendo confluire i fondi previsti nel bilancio generale dello Stato».

I fondi del Miur

Anche gli altri studenti universitari, e non solo quelli di Bari, potranno però godere del bonus psicologo. Il ministero dell’Università e della Ricerca, infatti, ha stanziato 40,5 milioni di euro e spetta poi ai singoli Atenei mettere in campo le risorse ottenute. Come stabilito dal Governo, è compito di ogni singola università stabilire la consulenza psicoterapeutica per i propri studenti. Il bando a cui poter aderire era stato aperto dal 26 settembre al 27 ottobre: partecipando, gli Atenei hanno fatto domanda per ottenere i finanziamenti necessari per avviare le misure a sostegno degli studenti.

L’iniziativa contro la fragilità emotiva

Il bonus psicologo, quindi, è tornato e si aggiunge alle iniziative del ministero della Salute. Le finalità, infatti, sono più mirate e rivolte agli studenti universitari che affrontano un momento difficile e di fragilità emotiva nel corso del proprio percorso accademico. A deciderlo è stato il ministero dell’Università e della Ricerca, guidato da Anna Maria Bernini, che ha finanziato con 40,5 milioni di euro l’attivazione di servizi dedicati al benessere psicologico degli studenti universitari. I percorsi a sostegno degli alunni dovranno essere attivati entro la fine dell’anno, come stabilito dallo stesso Ministero.

Il Mur ora deve redigere una graduatoria dei progetti valutati come idonei e successivamente erogare l’intero importo dei costi ammessi in un’unica soluzione. Il bando è stato aperto anche alle 145 scuole di Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam), come i Conservatori (sia pubblici sia privati) e le Accademie di belle arti. L’ultimo step spetta agli istituti: dopo 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria, infatti, ogni università dovrà avere in funzione il servizio psicologico per gli studenti, pena la decadenza del bonus. Non sono incluse nel progetto le attività di supporto che l’Ateneo ha già avviato.

Percorsi a sostegno degli studenti: cosa aspettarsi?

A differenza del voucher per le sessioni di psicoterapia con professionisti in studio, il finanziamento del bonus psicologo in università – valido per un anno – offre allo studente la possibilità di usufruire di servizi di consulenza psicologica erogati direttamente dall’Ateneo. Non riceve un buono, ma può aderire ai diversi progetti organizzati dalla propria università.

In particolare, per aiutare gli studenti in difficoltà e supportare i loro bisogni, gli Atenei penseranno a servizi di counseling e ricerca sul disagio psicologico e sociale, ma anche ad attività di informazione e orientamento per la consapevolezza. Spesso, infatti, le persone che affrontano situazioni fragili ed emotivamente complesse faticano a prenderne coscienza o a trovare il coraggio di affrontare il problema ed esternarlo. Previsti anche interventi per contrastare le dipendenze degli studenti, che siano più o meno manifeste durante il percorso accademico. Secondo un’indagine dell’Università Statale di Milano, per esempio, il 42% degli iscritti soffre di ansia da prestazione e il 12% ha sintomi di depressione.