“Anch’io sto disattivando! Non do il permesso a Facebook di addebitare 4,99 dollari al mese sul mio account, anche; tutte le mie foto sono di mia proprietà e NON di Facebook”. Questo, in estrema sintesi, il post diventato virale nelle bacheche di migliaia di utenti in Italia, ma che in realtà altro non è che una bufala.
Facebook e la vecchia “bufala”
Un lungo post, scritto in italiano incerto, che annuncia la trasformazione imminente di Facebook in un servizio a pagamento, chiedendo agli utenti di diffondere il messaggio per evitare la rata mensile di 4,99 dollari. Una nuova catena di Sant’Antonio identificata come fake news e, in realtà, una versione rielaborata di precedenti bufale che hanno invaso internet per più di un decennio.
Sensibili alla privacy
Come già successo in passato, il messaggio fake mira a negare a Meta, società titolare del social network, l’autorizzazione “di utilizzare foto e dati personali”. Un tema, quello della violazione della privacy, che evidentemente fa presa su molti utenti. Nel tentativo di conferire autorevolezza al testo appaiono nomi, anche di avvocati, non meglio specificati. Inesistente è pure quel presunto Channel 4 News che sarebbe origine della notizia. Così come rimangono privi di senso altri elementi all’interno di un comunicato che anche a livello stilistico e grammaticale è lacunoso.
Che cosa dice il testo della bufala su Facebook
“Anch’io sto disattivando! – si legge nel fantomatico post -. Così ora lo stanno facendo, appena annunciato su Channel 4 News. Facebook addebiterà a tutti gli utenti a partire da lunedì. Puoi fare un’opt-out facendo questo. Tieni il dito su questo messaggio e copialo. Non si può condividere. Non do il permesso a Facebook di addebitare 4,99 dollari al mese sul mio account, anche; tutte le mie foto sono di mia proprietà e NON di Facebook!!! Un ringraziamento speciale a Larry per questo consiglio legale… e a Tim Barker per aver pubblicato queste informazioni: A causa del fatto che tutti stanno lentamente venendo dirottati, sì dirottati non hackerati, stanno dirottando i nostri account, ora ancora di più. Giusto in caso di avviso: un avvocato ci ha consigliato di postare questo. La violazione della privacy può essere punita dalla legge. NOTA: Facebook Meta è ora un ente pubblico. Tutti i membri devono pubblicare una nota come questa. Se non pubblichi un comunicato almeno una volta, si capisce tecnicamente che stai consentendo l’uso delle tue foto, così come le informazioni contenute negli aggiornamenti di stato del tuo profilo. DICHIARO CHE NON DO A FACEBOOK META IL MIO PERMESSO DI USARE NESSUNO DEI MIEI DATI O FOTO PERSONALI. Copia e incolla, non condividere. Sto ricevendo più post pubblicitari di vendita che post degli amici. Tieni il dito ovunque in questo post e clicca su “copia”. Vai alla tua pagina dove dice “A cosa stai pensando.” Tocca il dito ovunque nel campo vuoto. Clicca incolla. Questo aggiorna il sistema.”
Come stanno veramente le cose
Al contrario di quanto dichiarato nel messaggio diventato virale, Meta non ha alcuna intenzione di rendere a pagamento l’accesso standard a Facebook per tutti gli utenti. L’abbonamento è facoltativo e mira a offrire un’esperienza senza pubblicità per coloro che decidono di aderirvi. Il post non ha quindi alcun fondamento e sembra approfittare della confusione generata dal nuovo piano di abbonamenti a pagamento di Meta.
Facebook e Instagram a pagamento senza pubblicità: quanto si paga
Meta ha recentemente lanciato un’iniziativa che lascia gli utenti liberi di scegliere: chi non vorrà più essere tracciato dalla pubblicità potrà versare una quota mensile alle piattaforme, mentre tutti gli altri continueranno ad accedervi gratis, ma vedendo gli annunci personalizzati. Una novità introdotta dalla casa madre di Facebook e Instagram per adeguarsi alle nuove norme europee. A seconda che si scelga di attivare l’abbonamento sul web o da mobile, il costo sarà rispettivamente di 9,99 euro al mese e di 12,99 al mese su iOS e Android.