Due ciclisti in due giorni coinvolti in incidenti stradali. Dopo la morte, ieri, della 28enne Francesca Quaglia, travolta da un camion in via Emilio Caldara, oggi, sempre a Milano, una Smart si è ribaltata andando a sbattere su un palo della luce che, cadendo, ha colpito una ciclista. L’incidente si è verificato in corso XXII marzo, all’altezza del civico 39.
La ciclista trasportata all’ospedale Niguarda: è in prognosi riservata
La ciclista, 42enne di origini straniere, è stata soccorsa dal personale del 118 Areu e trasportata in codice rosso all’ospedale Niguarda. Sarà sottoposta a un intervento chirurgico a causa delle fratture riportate. La prognosi è riservata.
In corso accertamenti sulla dinamica dell’incidente
A guidare l’auto, secondo quanto si apprende, una coppia di anziani coniugi di 78 e 73 anni che, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo dell’auto andando a sbattere. I due sono stati affidati alle cure dei sanitari, ma non si trovano in pericolo di vita.
Secondo una prima ricostruzione, a causare l’incidente sarebbe stata un’altra vettura uscita da una via laterale e che si è immessa a velocità sostenuta su corso XXII marzo. Sul posto, per ricostruire con esattezza la dinamica, gli agenti della Polzia locale.
Incidenti stradali, Fontana: “Ciclisti? Situazione grave”
Ieri, dopo la morte della 28enne ciclista schiacciata e uccisa da un mezzo pesante in zona Porta Romana, a Milano, il presidente della Regione Attilio Fontana aveva messo in guardia sulla pericolosità della situazione nel capoluogo lombardo: “Bisognerà cercare di trovare delle strategie, perché purtroppo molte volte ci sono delle situazioni che sono imprevedibili – ha detto Fontana -. Non è sempre e soltanto una disattenzione, molte volte ci sono delle situazioni che dipendono dal fatto che ci sono delle zone d’ombra che non riescono a far vedere la presenza di un ciclista. Bisogna stare molto attenti”.
Cinque ciclisti morti a Milano nel 2023
Cinque le vittime tra i ciclisti sulle strade del capoluogo lombardo nel 2023. A febbraio, Veronica D’Incà, 38 anni, era stata investita all’angolo tra Loreto e viale Brianza; il 20 aprile a morire è stata Cristina Scozia, 39 anni, madre di una bambina di 6, travolta da una betoniera in via Francesco Sforza, in pieno centro. L’8 maggio ha perso la vita Li Tianjiao, 55 anni, di origine cinese, ucciso da un mezzo pesante in via Comasina mentre andava al lavoro. L’ultima vittima il 22 giugno scorso: Alfina D’Amato, 60 anni travolta e uccisa sempre da una betoniera, non lontano da piazzale Loreto.
Nel nuovo codice della strada norme a tutela di pedoni e ciclisti
Una scia di morte che ha creato non poche polemiche in questi mesi. Il ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha assicurato che “al centro del nuovo Codice della strada, presto in Parlamento, ci saranno anche norme a tutela dei passanti e delle due ruote” e che “faremo di tutto per rendere più sicure le nostre strade“.
Da ottobre a Milano obbligatori sensori per l’angolo cieco
Un primo provvedimento era già stato preso nei mesi scorsi dalla giunta del sindaco meneghino, Giuseppe Sala. Dal primo ottobre a Milano sarà impedita la circolazione dei mezzi pesanti senza i sensori per la rilevazione dell’angolo cieco nello specchietto. La delibera modifica la disciplina di Area B, la ztl grande quasi come tutta la città, e impedisce il divieto di accesso e circolazione in città per i mezzi a partire dalle 3,5 tonnellate non dotati di sistemi per la rilevazione. Per altri mezzi è stato dato il tempo per adeguarsi.