È la costa della Florida ad avere il non invidiabile primato mondiale degli attacchi di squali nei confronti degli esseri umani. Lo rivela l’ultimo rapporto dell’International Shark Attack File (ISAF) del Museo di Storia Naturale della Florida.
Florida capitale mondiale negli attacchi degli squali
Nel 2023, la Florida ha registrato 16 morsi di squalo “non provocati” – definiti come incidenti in cui si verifica un morso senza provocazione umana dell’animale – che rappresentano il 44% dei casi totali negli Stati Uniti e il 23% a livello globale. Secondo una ricerca dell’ISAF, a rendere adatto agli squali il mare della Florida e un diversificato ecosistema marino e la sua latitudine subtropicale. Questi pesci cartilaginei si muovono attraverso le acque della sua piattaforma continentale nutrendosi dei numerosi tipi di pesci che vi abitano.
La capitale mondiale dei morsi degli squali
La contea di Volusia, in particolare l’area di New Smyrna Beach, sulla costa atlantica, è soprannominata la “capitale mondiale dei morsi di squalo”. La zona è nota per le sue onde che la rendono un luogo popolare per i surfisti nonostante la cospicua presenza di squali. Lo scorso anno le spiagge della Florida hanno attirato 135 milioni di visitatori. “Quando si verificano più attacchi, spesso significa che più persone trascorrono tempo in acqua, non che gli squali siano diventati più pericolosi”, secondo il rapporto ISAF.
Attacchi degli squali raramente letali
La cinematografia, da “Lo squalo” di Steven Spielberg in avanti, ha contribuito a creare una pessima fama agli squali. In realtà, sono pochissime le specie di squalo che prendono di mira l’uomo e pochi attacchi di quelli che si verificano ogni anno raramente sono fatali. La stragrande maggioranza sono morsi “di prova”, che si verificano quando uno squalo identifica erroneamente un essere umano come la sua preda preferita. Quando ciò accade, secondo Gavin Naylor, direttore del Programma Florida per la ricerca sugli squali presso il Museo di storia naturale della Florida, lo squalo in genere “nuota via dopo un solo morso”.
Negli Stati Uniti si sono verificati 36 attacchi nel 2023
Nel 2023 gli Stati Uniti hanno registrato 36 morsi di squalo non provocati, in leggero calo rispetto ai 41 dell’anno precedente. Oltre la metà degli incidenti segnalati nel mondo si verificano nelle acque degli Stati Uniti, seguita dall’Australia, che ha segnalato il secondo maggior numero di morsi di squalo non provocati con 15 casi, quattro dei quali mortali.
69 attacchi nel mondo, dei quali 14 mortali
Anche paesi come Brasile, Colombia, Messico, Egitto e Bahamas hanno registrato numerosi episodi di morsi di squalo, alcuni dei quali mortali. Il totale globale dei morsi di squalo non provocati per il 2023 è stato di 69, di cui 14 hanno provocato la morte. Ciò segna un aumento rispetto alla media globale annuale quinquennale di sei decessi non provocati all’anno. “Il numero totale di morsi di squalo non provocati in tutto il mondo rimane estremamente basso”, hanno tuttavia rilevato i funzionari dell’ISAF.
Le attività più soggette ai morsi degli squali
Il rapporto ha inoltre evidenziato le attività che più spesso portano a morsi di squalo. I surfisti e coloro che praticano sport da tavola hanno rappresentato il 42% degli incidenti, mentre i nuotatori e i trampolieri il 39%. Snorkeler e apneisti costituivano il 13% dei casi.