Darya Trepova, 26 anni, è stata arrestata perché sospettata di aver compiuto l’attentato che ha ucciso Vladlen Tatarsky – vero nome Maxim Yuryevich Fomin -, un blogger militare russo fervente sostenitore dell’invasione in Ucraina da parte di Putin.
Il blogger morto nell’attentato
L’attentato, compiuto domenica in un caffè di San Pietroburgo, ha portato alla morte di Tatarsky e al ferimento di altre 30 persone. Al momento dell’esplosione, il blogger nazionalista 40enne stava conducendo una discussione al caffè sulle rive del fiume Neva, nel cuore storico della seconda città più grande della Russia. Tatarsky, che pubblicava rapporti regolari dal fronte ucraino, aveva accumulato più di 560.000 follower sul suo canale Telegram.
L’arresto di Darya Trepova
Secondo gli investigatori russi, la bomba esplosa nel bar sarebbe stata nascosta all’interno di un busto di Tatarsky. A consegnare la statuetta al blogger poco prima dell’esplosione sarebbe stata Darya Trepova, una 26enne residente a San Pietroburgo. La giovane è stata in breve tempo rintracciata e arrestata dai servizi di sicurezza. Ora è accusata di terrorismo.
“Ho portato io la statuetta”
Il ministero dell’Interno di Mosca ha pubblicato un video che mostra la Trepova che racconta a un agente di polizia di aver portato la statuetta al bar: “Ho portato una statuetta – ammette la ragazza – che poi è esplosa”. Quando le è stato chiesto chi gliela avesse data, la 26enne ha affermato che l’avrebbe spiegato più tardi. Non sono chiare le circostanze in cui la giovane ha rilasciato queste dichiarazioni né se fosse sotto costrizione. Secondo i resoconti dei media russi, la Trepova avrebbe detto agli investigatori che le era stato chiesto di consegnare il busto, ma non sapeva cosa ci fosse dentro.
La Trepova già arrestata nel 2022
La polizia aveva già arrestato la Trepova per aver partecipato a una manifestazione contro la guerra il 24 febbraio 2022, il giorno dell’invasione. La donna aveva trascorso 10 giorni in prigione. In quell’occasione assieme a lei sarebbe stato arrestato anche Dmitry Rylov, indicato come il marito della ragazza e come attivista del Partito Libertario, un movimento d’opposizione. La Bbc riferisce che l’uomo sarebbe ora all’estero e che Darya Trepova in ogni caso non aveva nulla a che fare con l’organizzazione politica.
Il marito: “Darya è stata incastrata”
Il marito di Darya Trepova ha affermato che la 26enne è stata “incastrata”. Amici e familiari della 26enne la indicano come una persona moderata e pacifica, incapace di commettere un omicidio. Secondo la versione delle autorità russe, invece, la Trepova sarebbe “una sostenitrice attiva” del Fondo anti-corruzione fondato dal nemico giurato del Cremlino Aleksej Navalny, da anni in carcere per motivi politici. Tuttavia, un socio dello stesso Navalny, Ivan Zhdanov, ha respinto le accuse, affermando che le autorità sembrano alla ricerca “non solo di un nemico assoluto esterno sotto forma dell’Ucraina, ma anche di uno interno sotto forma della squadra di Navalny”.
Le reazioni di Russia e Ucraina
Le autorità russe hanno subito puntato il dito contro le agenzie di intelligence ucraine. Sarebbero state loro a organizzare l’attentato, con l’appoggio di “collaboratori” del Fondo anti-corruzione dell’oppositore Alexei Navalny. Kiev non ha risposto direttamente alle accuse di Mosca. Tuttavia il presidente Volodymyr Zelensky ha detto di non essere interessato agli eventi che si svolgono in Russia: “Non penso a quello che succede a San Pietroburgo o a Mosca, – ha dichiarato il leader di Kiev – a quello deve pensarci la Russia, io penso al nostro Paese”. Un alto funzionario ucraino ha descritto l’episodio come parte dei disordini interni che interessano la Russia dall’inizio della guerra.