L’autunno è alle porte e già pensi a come proteggerti dall’influenza. L’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, e l’Ema, Agenzia europea dei medicinali, hanno autorizzato otto vaccini antinfluenzali e sono state diffuse le linee guida per chi deve vaccinarsi e le raccomandazioni per i soggetti più fragili.
Arriva l’influenza
Lo scorso anno è stato uno tra i più pesanti in Italia per quanto riguarda la diffusione dell’influenza: sono stati registrati 14 milioni di casi. Quest’anno la situazione potrebbe anche peggiorare, data anche la presenza di più virus. Inoltre, anche il Covid continua a circolare.
Differenze tra influenza e Covid
Ormai è sempre più difficile distinguere tra influenza e Covid. Entrambi provocano l’insorgenza brusca di febbre, sintomi respiratori come tosse o mal di gola e sintomi sistemici come i dolori articolari. L’unico modo per distinguere è fare un tampone.
Come proteggersi dall’influenza
Gli esperti raccomandano di lavare regolarmente le mani, coprire bocca e naso quando si tossisce o starnutisce e rimanere in casa se si manifestano sintomi respiratori. A ottobre arriveranno i vaccini antinfluenzali, successivamente quelli per il Covid. Questi ultimi sono gratuiti per tutti. Le vaccinazioni antinfluenzali sono gratuite, invece, solo per alcune categorie, in particolare i soggetti fragili. Tutti gli altri possono trovarli in farmacia a un prezzo contenuto.
I vaccini antinfluenzali approvati
L’Aifa e l’Ema hanno reso noto che, come ogni anno, anche per la stagione 2024-2025 sono stati aggiornati i ceppi virali secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Queste ultime sono basate sulle caratteristiche antigeniche dei ceppi virali circolanti nell’ultima stagione. I vaccini antinfluenzali autorizzati sono, come detto, otto. In particolare:
- Efluelda Tetra (Sanofi Pasteur), sospensione iniettabile, indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti di età pari o superiore a 60 anni;
- Fluarix Tetra (GlaxoSmithKline biologicals S.a.), sospensione iniettabile, indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti e dei bambini a partire dai 6 mesi di età;
- Influvac S (Viatris Healthcare Limited), sospensione iniettabile, indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti e dei bambini a partire dai 6 mesi di età;
- Influvac S Tetra (Viatris Healthcare Limited), sospensione iniettabile, indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti e dei bambini a partire dai 6 mesi di età;
- Vaxigrip Tetra (Sanofi Pasteur Europe), sospensione iniettabile, indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti, comprese le donne in gravidanza, e dei bambini dai 6 mesi di età. La vaccinazione materna delle donne in gravidanza estende la protezione ai lattanti a partire dalla nascita e fino ai 6 mesi di età (protezione passiva).
Gli altri vaccini
I vaccini autorizzati con procedura coordinata dall’Ema sono:
- Fluad tetra (Seqirus Netherlands B.V.), adiuvato, sospensione iniettabile, indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti (di età pari o superiore a 50 anni);
- Flucelvax Tetra (Seqirus Netherlands B.V.), sospensione iniettabile, indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti e dei bambini da 24 mesi di età;
- Fluenz (Astrazeneca AB) spray nasale, indicato per l’immunizzazione attiva in bambini e adolescenti di età compresa tra 24 mesi e 18 anni.
Le raccomandazioni dell’Aifa
Secondo quanto comunicato dall’Aifa in una nota, «non tutti i vaccini autorizzati per l’uso sono necessariamente disponibili sul mercato. Le Regioni infatti decidono annualmente, tramite gare per la fornitura di vaccini, tra i prodotti disponibili in commercio, quelli che verranno utilizzati durante le campagne vaccinali», che inizieranno a ottobre.
L’Aifa ha rimarcato che «la vaccinazione è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente, tra gli altri, a tutti coloro che hanno compiuto 60 anni, alle donne in gravidanza e nel post-partum, ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, a chi è affetto da malattie croniche che espongono a un maggior rischio di complicanze in caso di influenza. Inoltre, alle persone ricoverate presso strutture di lungodegenza, ai familiari di soggetti ad alto rischio di complicanze, agli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, come medici e personale sanitario e socio-assistenziale, forze di polizia e vigili del fuoco».