I bambini sovrappeso o obesi hanno maggiori probabilità di sviluppare la schizofrenia da adulti. È quanto evidenzia uno studio pubblicato dall’American Association for the Advancement of Science (AAAS), esaminando i legami tra l’indice di massa corporea infantile (IMC) e diverse patologie tra cui schizofrenia, disturbo ossessivo-compulsivo, depressione, ansia e Alzheimer.

La relazione tra IMC eccessivo e rischio schizofrenia

Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), quasi un bambino e un adolescente su cinque negli Stati Uniti è obeso; i soggetti appartenenti a famiglie ispaniche, nere e a basso reddito sono i più colpiti. «Il nostro studio fornisce prove convincenti di un effetto diretto e duraturo dell’indice di massa corporeo infantile sul rischio di schizofrenia in età avanzata, indipendentemente da quello in età adulta e dai fattori legati allo stile di vita», scrivono gli autori della ricerca.

IMC e schizofrenia: le possibili cause

Sebbene il meccanismo esatto alla base della relazione tra IMC infantile e schizofrenia rimanga poco chiaro, sono stati suggeriti diversi percorsi plausibili per spiegare perché un indice di massa corporeo eccessivo nell’infanzia possa aumentare il rischio di schizofrenia.

Bambino in sovrappeso mangia un gelato

Un’ipotesi è che l’obesità infantile possa portare ad alterazioni nella struttura e nella funzione del cervello durante un periodo critico dello sviluppo neurologico, che a sua volta contribuisce allo sviluppo di disturbi psichiatrici. Anche le alterazioni nella composizione e nella funzione del microbiota intestinale, spesso associate all’obesità, potrebbero avere un ruolo nella patogenesi della schizofrenia. Altro ancora: l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, fondamentale per la regolazione della risposta allo stress, può essere disregolato negli individui con un IMC elevato, portando a un aumento del rischio di schizofrenia. Infine prove emergenti suggeriscono che i fattori psicosociali correlati all’obesità infantile, come lo stigma sociale, il bullismo e gli stress interpersonali, possono contribuire allo sviluppo di strategie di adattamento disadattive e vulnerabilità psicologiche, aumentando così potenzialmente la suscettibilità alla schizofrenia.

Servono strategie preventive

I risultati sottolineano la necessità di strategie preventive a partire dall’infanzia per promuovere migliori risultati in termini di salute mentale in età adulta. «Il nostro studio fornisce solide prove a politici e operatori sanitari affinché si adoperino per sviluppare interventi mirati volti a ridurre l’obesità infantile e ad attenuarne le conseguenze a lungo termine sulla salute mentale», si legge nello studio.