Il 21% delle donne afferma di non volere figli. Il 29% si dichiara debolmente interessato alla maternità. In totale, circa il 50% potrebbe decidere di non diventare madre. L’indagine condotta dall’Istituto Toniolo, prendendo a campione settemila donne di età compresa tra i 18 e i 34 anni, riflette un cambiamento profondo nella società italiana nella quale emerge con forza la generazione “no kids”.
No kids, quali sono le ragioni di chi non vuole figli?
Molteplici sono le ragioni che spingono la generazione “no kids” a non volere figli. Si tratta di scelte varie e personali: non tutte le donne, ad esempio, sentono così forte l’istinto materno, alcune preferiscono infatti concentrarsi su altre sfere della vita, come la carriera, i viaggi, gli interessi personali o la libertà di gestire il proprio tempo senza le responsabilità della genitorialità.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, poi, la decisione di non avere figli non è sempre legata alle disponibilità finanziarie. Anche se i costi associati all’educazione dei figli possono essere significativi, molte persone scelgono di non diventare genitori per motivi diversi.
“Stigma sociale? Le cose stanno cambiando”
Varie sono le testimonianze raccolte da Repubblica. Ad esempio quella di Clara Di Lello, 30 anni, fotografa e fondatrice del gruppo Childfree: “Non ho alcun istinto materno – racconta -. Per la vita e il mestiere che faccio il posto per un bambino non c’è. Anzi, questa storia che in quanto donna sarebbe giusto che diventassi madre, l’ho sempre sentita come una imposizione. E il mio compagno è d’accordo”.
Lo stigma sociale si sente “ma le cose stanno cambiando – continua la fotografa -. Oggi una donna può sentirsi completa anche senza la maternità. I figli sono diventati una libera scelta, non un imperativo sociale. Certo, quando mi definisco childfree c’è ancora qualcuno che mi accusa di egoismo, perché di figli non ne nascono più. O pensa che io sia sterile”.
No kids: “Non siamo egoiste”
C’è poi l’esempio di Stefania, vera e propria testimonial del movimento “no kids”: “Non ho rimpianti: un figlio non l’ho mai voluto. Mio marito Andrea l’ho incontrato a 30 anni, a 40 ci siamo chiesti se davvero saremmo voluti diventare genitori e la risposta è stata no, restiamo così, questa è la nostra felicità. Il desiderio di maternità non l’ho mai sentito, mi piacciono i bambini ma amo una vita dove posso avere il pieno controllo del mio tempo e delle mie giornate, dei miei spazi. Andrea e io viaggiamo molto, prendiamo la moto e via senza orari, non volevo prendermi cura di una terza persona, avere la responsabilità di educarla. Egoismo? Perché? Non facciamo male a nessuno. E di fronte alle vite affannate delle mie amiche, con figli adolescenti, penso di essere fortunata“.
Le esperienze passate
Anche le esperienze personali, come un’infanzia difficile o relazioni familiari complesse, possono influenzare la decisione di non avere figli. È il caso della coppia formata da Samanta e Mario: “Saremmo pienamente in tempo per diventare genitori, ma non lo diventeremo. Abbiamo vissuto entrambi un’infanzia complicata, genitori separati, famiglie divise. Avere un bambino ci è sembrato un compito troppo grande, difficile“.
La maternità come scelta libera
La maternità? Una decisione individuale, non un obbligo sociale o biologico. Come spiega il demografo Alessandro Rosina a Repubblica “avere figli è una scelta libera, non è cercando di convincere chi non li vuole che cambieranno le cose, ma sostenendo chi invece vuole diventare genitore. Non è un gioco di parole, ma la constatazione di un mutamento radicale in atto”.