La Società Italiana di Pediatria ha invitato il governo a vietare o limitare fortemente la pubblicità di cibo spazzatura nei programmi televisivi destinati ai bambini e sui media digitali. L’appello fa seguito alle nuove linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sulle politiche per proteggere i bambini dall’impatto dannoso del marketing alimentare.
Oms contro i cibi ad alto contenuto di grassi, zuccheri e sale
Le nuove linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità per proteggere i bambini dal marketing alimentare (“Policies to protect children from the harmful impact of food marketing”) raccomandano ai Paesi membri di attuare politiche adeguate per arginare i messaggi promozionali di cibo e bevande ad alto contenuto di grassi saturi, zuccheri liberi e sale.
Obesità infantile: un problema italiano
In Italia la situazione è allarmante. Il nostro Paese è infatti al quarto posto in Europa per prevalenza di sovrappeso e obesità infantile con tassi appena al di sotto del 40%, superata solo da Cipro, Grecia e Spagna. Se si considera la prevalenza della sola obesità (escluso il sovrappeso), nella stessa fascia di età, l’Italia è al secondo posto.
Le patologie collegate all’obesità
L’obesità infantile come noto favorisce varie patologie, quali rischio di diabete di tipo 2, asma, problemi muscolo-scheletrici, futuri problemi cardiovascolari, problemi psicologici e sociali.
Pubblicità e junk food: bambini “bombardati”
Nonostante risalga al 2010 l’approvazione della raccomandazione Oms sulla commercializzazione di alimenti e bevande analcoliche ai bambini, a tutt’oggi, sottolinea il nuovo documento della Società Italiana di Pediatria, i minori continuano a essere bombardati dalla commercializzazione di questi alimenti il cui consumo è associato a sovrappeso, obesità ed effetti negativi sulla salute.
Comportamenti alimentari tossici da tv e social
La pubblicità del cibo spazzatura nei confronti dei minori di 18 anni avviene attraverso tv, media digitali, riviste e sponsorizzazioni sportive, negozi, scuole, all’aperto, mezzi pubblici e ristoranti. Una pressione mediatica continua che inevitabilmente influisce su comportamenti alimentari errati, che comportano danni seri alla salute.
La proposta del ministro tedesco
In Germania il ministro dell’Agricoltura Cem Özdemir (Verdi) ha chiesto il divieto di tutta la pubblicità accessibile ai bambini di cibi malsani, compresi dolci e prodotti con un alto contenuto di sale, grassi e zuccheri per proteggere i bambini dagli effetti del junk food tra cui obesità, diabete e altre malattie. Alcuni gruppi di consumatori vorrebbero andare oltre vietando il posizionamento strategico di dolciumi presso le casse dei supermercati.
Il disegno di legge presentato in Australia
In Australia è stato recentemente presentato un disegno di legge che mira a vietare la pubblicità di alimenti malsani definiti in precedenza dal ministero della salute, comprese bevande zuccherate, dolciumi e pasti malsani da fast food. La pubblicità di questi alimenti e bevande sarebbe vietata in televisione, radio e servizi di streaming dalle 6:00 alle 21:30 e vietata del tutto online e sui social media.