La Rai ha avviato una procedura disciplinare nei confronti del giornalista di Rai Sport Lorenzo Leonarduzzi e annunciato eventuali provvedimenti anche verso il collaboratore tecnico Massimiliano Mazzucchi. Al centro alcuni commenti molti pesanti, sui quali tuttavia si sta facendo chiarezza, rilasciati durante le finali di tuffi ai Mondiali di nuoto di Fukuoka. Sia il telecronista che il commentatore sono stati sollevati dall’incarico di seguire le gare in Giappone e fatti subito rientrare dal paese del Sol levante. Le telecronache dei Mondiali di nuoto, categoria tuffi, saranno curate da Nicola Sangiorgio. Leonarduzzi si difende: “Fuori onda rubato”.

Gaffe a ripetizione ai Mondiali di tuffi su Rai Play 2

I commenti razzisti – circolati a corredo di un video e legati alla storpiatura della pronuncia cinese – e sessisti – segnalati via mail a Viale Mazzini da parte di un telespettatore ma senza video – sono stati rilasciati durante la telecronaca delle finali dei Mondiali di tuffi, andati in onda su Rai Play 2. Il giornalista Lorenzo Leonarduzzi, che lavora da quasi trent’anni in Rai, e il collaboratore tecnico Massimiliano Mazzucchi sono stati protagonisti di una serie di gaffe e scivoloni commentando i nomi degli atleti, il loro fisico, pronunciando battute di dubbio gusto e facendo leva su stereotipi di questo o quel Paese.

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La storpiatura del nome dell’atleta

Commentando la prova di Riccardo Giovannini e Eduard Timbretti Gugiu, nei tuffi sincronizzati, Leonarduzzi ha storpiato il nome dell’atleta italiano cavalcando uno stereotipo sul linguaggio cinese. Riccardo diventa dunque “Liccaldo”. “I cinesi direbbero così”, è la frase pronunciata dal telecronista e finita nel video di pochi secondi che circola in rete.

“Le olandesi sono grosse”

Le frasi più pesanti sono però trascritte su Twitter da un utente che manda direttamente una pec alla Rai, scandalizzato da quanto sente durante la gare di tuffi sincronizzati. Nello screenshot della mail, che segnala “un avvenimento increscioso avvenuto sul canale RaiPlay2 nel corso della diretta della finale del trampolino sincronizzato femminile”, si elencano frasi come “Fuma bene, fuma sano, fuma pakistano”. “Le olandesi sono grosse”. “Come la nostra Vittorioso”, facendo riferimento alla tuffatrice azzurra Giulia Vittorioso. “Eh grande eh”, proseguono i due, prima di arrivare a una conclusione ancora più sconcertante. “Tanto a letto sono tutte alte uguali”. La messa in onda incriminata su RaiPlay2, tuttavia, non si trova più ed è quindi difficile al momento stabilire la paternità delle varie grossolanità riportate.

Le battute sessiste

Il clou arriva poco dopo: “Questa si chiama Harper, è una suonatrice d’arpa. Come si suona l’arpa? La si…” “La si tocca?”. “La si pizzica”. Da qui il dialogo è ancora più scadente. “Si la do”. “È questo il vantaggio, gli uomini devono studiare sette note, le donne sono soltanto tre, Si La Do”. E dove? “Sol Sol Fa”.

Il precedente del giornalista Rai

Leonarduzzi non sembra essere nuovo a queste battute. Durante la telecronaca del rally di Monza, era stato protagonista di una battuta sessista giocando sul nome del pilota estone Ott Tänak. “Me ne hanno detta oggi una, mi vogliono far vincere 100 euro se la dico, mi hanno detto una battutaccia che io riferisco. Donna nanak tutta Tanak, l’hanno cambiata così in brianzolo o in fiorentino non l’ho capita”, aveva detto il giornalista, per poi scusarsi. La Rai lo sospese comunque per cinque giorni e lo allontanò dall’audiovideo per un anno e mezzo.

Rai

Rai, l’intervento dell’Ad Roberto Sergio

Dopo le verifiche del caso, Viale Mazzini ha preso provvedimenti immediati. “Un giornalista del servizio
pubblico non può giustificarsi relegando ad una ‘battuta da bar’ quanto andato in onda – ha affermato l’Ad Roberto Sergio -. Ho dato mandato agli uffici preposti di avviare la procedura di contestazione disciplinare e ho chiesto al direttore di Rai Sport Iacopo Volpi che faccia rientrare dal Giappone immediatamente il telecronista e il commentatore tecnico”. L’episodio ha provocato sconcerto in azienda, anche da parte della presidente Marinella Soldi, e i consiglieri Francesca Bria e Riccardo Laganà  hanno esplicitamente condannato le frasi su Twitter.

Leonarduzzi: “Non sapevo che il microfono fosse aperto”

Lorenzo Leonarduzzi non ci sta prova a giustificarsi, ricostruendo così l’accaduto su “Parlando a “Repubblica”: “In quel momento io non ero in telecronaca. – ha dichiarato il giornalista -. O meglio, non sapevo di esserlo e non voglio pagare per un sistema tecnologico non efficiente […] Dovevo andare in onda alle 8.30 italiane, le 15.30 in Giappone. Quando mi sono collegato con la regia mi hanno detto: ‘No, non sei in onda perché c’è il Tg2’. In quei minuti di pausa ho tolto la cuffia e mi sono messo a scherzare con i colleghi. Non non sapevo che il microfono di RaiPlay fosse aperto”. Sui contenuti, inoltre, il telecronista ritiene di doversi scusare con la Rai. “Non ho mai detto che le donne a letto sono tutte uguali: le registrazioni mi daranno ragione – ha proseguito -. Posso convenire che la barzelletta fosse di dubbio gusto, ma vivaddio certe cose si possono ancora dire. E poi ho trasformato il nome dell’azzurro Riccardo Giovannini in ‘Liccaldo’ per dire che il suo tuffo era all’altezza dei maestri cinesi. Era un complimento. Mi sembrano accuse costruite”.

Mazzucchi: “Sono tutte parole di Leonarduzzi”

Massimiliano Mazzucchi, da parte sua, attribuisce le responsabilità delle frasi al collega sottolineando l’assenza di video che possa provare il suo coinvolgimento: “Nella lista che gira ci sono frasi una accanto all’altra, ma non si sa chi dice cosa. Sono tutte di Leonarduzzi, parole da cui prendo le distanze. Lavoro da quattro anni al fianco di Stefano Bizzotto e non ho mai avuto problemi. Io ho solo detto che le olandesi sono ‘grosse’, e non ‘grasse’, e lo ribadisco. È un giudizio tecnico per rimarcare la differenza con i corpi meno muscolosi delle altre atlete». Un duo poco sincronizzato, che ha finito la gara con zero punti”.