In Belgio i sex workers, i lavoratori e le lavoratrici del sesso, potranno da oggi firmare contratti di lavoro formali e ottenere diritti pari a quelli che vengono riconosciuti in altre professioni. Si tratta di una svolta che alcuni definiscono una «rivoluzione».
I diritti delle lavoratrici del sesso
La nuova legge, che è entrata in vigore lunedì 2 dicembre 2024, stabilisce anche diritti fondamentali per le sex workers, tra cui il diritto di rifiutare i clienti, scegliere quali pratiche sessuali effettuare e interrompere un atto in qualsiasi momento. La mossa segue la decisione del 2022 del Paese di depenalizzare il lavoro sessuale.
Cosa prevede la nuova legge
In base alla nuova normativa, le sex workers avranno accesso all‘assicurazione sanitaria, al congedo retribuito, alle indennità di maternità, al sostegno alla disoccupazione e alle pensioni. La legislazione stabilisce anche regole sull’orario di lavoro, sulla retribuzione e sulle misure di sicurezza, colmando una lacuna di lunga data nelle tutele legali per chi lavora nel settore.
Un passo avanti per le lavoratrici del sesso
«Questo è un incredibile passo avanti», ha dichiarato Isabelle Jaramillo, coordinatrice di Espace P, un gruppo di difesa che ha partecipato alla stesura della legge. «Significa – ha aggiunto – che la loro professione può finalmente essere riconosciuta come legittima dallo Stato belga». «Dal punto di vista del datore di lavoro, questa sarà anche una rivoluzione. Dovranno richiedere un’autorizzazione statale per assumere sex workers – ha spiegato Jaramillo -. Con la precedente legislazione, assumere qualcuno per il lavoro sessuale ti rendeva automaticamente un pappone, anche se l’accordo era consensuale. Ora dovranno richiedere l’autorizzazione statale per assumere dipendenti».
Cosa cambia per i datori di lavoro
I datori di lavoro devono ora ottenere l’autorizzazione, attenersi a rigidi protocolli di sicurezza e soddisfare i requisiti di background, tra cui l’assenza di precedenti o condanne per aggressione sessuale o traffico di esseri umani. Devono fornire biancheria pulita, preservativi e prodotti per l’igiene e installare pulsanti di emergenza negli spazi di lavoro. Il lavoro sessuale indipendente rimane consentito, ma le assunzioni non regolamentate da parte di terzi o le violazioni del quadro giuridico saranno perseguite.
Le critiche alla nuova legge
I critici sostengono che la legge non sia in grado di affrontare completamente lo stigma e i rischi legati al mestiere, soprattutto per le lavoratrici del sesso prive di documenti. «C’è ancora molto lavoro da fare – ha detto Jaramillo, sottolineando la necessità di una migliore formazione della polizia e della magistratura per proteggere i lavoratori emarginati.