Le bevande energetiche potrebbero contribuire all’arresto cardiaco improvviso nelle persone con malattie genetiche del cuore. Lo rivela un nuovo studio della Mayo Clinic, un’organizzazione americana non-profit per la pratica e la ricerca medica.

Nelle bevande energetiche caffeina e ingredienti stimolanti

Secondo la ricerca americana, pubblicata il 6 giugno sulla rivista “Heart Rhythm”, le bevande energetiche, che spesso contengono elevate quantità di caffeina e altri ingredienti stimolanti, possono essere pericolose per le persone con malattie cardiache genetiche.

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Le bevande energetiche, hanno osservato i ricercatori, contengono tra 80 e 300 milligrammi (mg) di caffeina per porzione, rispetto ai 100 mg presenti in una tazza di caffè. Contengono anche altri stimolanti come la taurina e il guaranà che non sono regolamentati dalla Food and Drug Administration statunitense. I medici ritengono che questi ingredienti potrebbero alterare la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e la funzione del muscolo cardiaco in un modo che potrebbe portare a problemi del ritmo cardiaco, causando infine l’arresto improvviso del cuore.

Lo studio su 144 pazienti colpiti da arresto cardiaco

Lo studio si è concentrato su sette pazienti che avevano consumato una o più bevande energetiche poco prima di un arresto cardiaco: esse facevano parte di un gruppo di 144 persone sopravvissute ad un evento cardiovascolare serio e trattate presso la Mayo Clinic.

L’autore della ricerca: “Valutare rischi e benefici di queste bevande”

“Sebbene il rischio relativo sia piccolo e il rischio assoluto di morte improvvisa dopo aver consumato una bevanda energetica sia ancora più piccolo, i pazienti con una nota morte improvvisa che predispone a una malattia cardiaca genetica dovrebbero valutare i rischi e i benefici del consumo di tali bevande”, ha affermato l’autore principale della ricerca Michael Ackerman, cardiologo genetico presso la Mayo Clinic.

Arresto cardiaco causato probabilmente da fattori concomitanti

Osservando i sette pazienti coinvolti nello studio, Ackerman ha notato che diversi fattori hanno contribuito probabilmente al loro arresto cardiaco. Essi includono la privazione del sonno, la disidratazione, la dieta o il digiuno estremo e l’uso di farmaci che interferiscono con il ritmo cardiaco.

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“Il consumo insolito di bevande energetiche, molto probabilmente combinato con altre variabili, ha creato una ‘tempesta perfetta’ di fattori di rischio, portando ad un arresto cardiaco improvviso in questi pazienti”, ha affermato lo studioso in un comunicato stampa.

Il cardiologo: “Saremmo negligenti se non lanciassimo l’allarme”

Il cardiologo Peter Schwartz, Direttore del Centro per lo Studio e la Cura delle Aritmie Cardiache di Origine Genetica dell’Istituto Auxologico Italiano ha affermato che è ragionevole considerare le bevande energetiche un potenziale fattore che contribuisce all’arresto cardiaco. “I critici potrebbero dire di questi risultati, ‘è solo un’associazione casuale.’ Noi, così come il gruppo della Mayo Clinic, siamo perfettamente consapevoli che non esiste una prova chiara e definitiva che le bevande energetiche causino effettivamente aritmie potenzialmente letali e che sono necessari ulteriori dati, ma saremmo negligenti se non lanciassimo l’allarme” ha affermato Schwartz.