Mini-blitz antiproibizionista durante la cerimonia di inaugurazione della 56esima edizione del Vinitaly, a Verona. La presentazione del ministro delle politiche agricole Francesco Lollobrigida è stato interrotto dall’intervento di due manifestanti, Antonella Soldo e Raffaella Stacciarini, che dalla platea hanno esposto i cartelli con lo slogan “Cannabis, legale come il vino“.
“Mercato della cannabis in mano alle mafie”
L’azione non violenta è stata organizzata dall’associazione “Meglio legale”, coordinata dalla stessa Soldo, per sottolineare come, “a fronte di un mercato florido e celebrato come quello del vino, ci sia invece quello della cannabis criminalizzato e lasciato in mano alle mafie“.
La cerimonia non ha subito interruzioni, e le due donne sono state accompagnate dagli addetti alla sicurezza all’uscita. Sul palco, insieme a Lollobrigida, erano seduti i suoi colleghi Tajani, Urso e Sangiuliano.
Cannabis legale per “un mercato controllato, sicuro, di qualità”
“Qui si parla di lavoro, tradizione e cultura italiana, si celebra un settore fiore all’occhiello della nostra economia, eppure se il proibizionismo sull’alcol non fosse crollato tutto questo non sarebbe stato possibile” ha dichiarato Soldo, sottolineando che i tanti “imprenditori coraggiosi e lungimiranti” riuniti a Vinitaly “difendendo un presidio così importante del Made in Italy, lo fanno lavorando con una sostanza stupefacente, anche se il ministro Lollobrigida non vorrebbe nemmeno che il vino si chiamasse alcol”.
“Immaginate cosa potrebbe accadere se di un mercato oggi in mano alle mafie ne facessimo qualcosa di legale, controllato, sicuro, di qualità” ha proseguito la coordinatrice dell’associazione, ricordando che “in Veneto già oggi ci sono delle aziende d’eccellenza che producono e trattano la canapa industriale, non è fantascienza: nel mondo sta già accadendo, noi possiamo solo decidere se essere gli ultimi oppure no”.
Liberalizzazione? “Allo Stato 7 miliardi di euro l’anno”
“Se il mercato della cannabis venisse legalizzato permetterebbe ingressi nelle casse dello Stato fino a 7 miliardi di euro all’anno e la creazione di circa 35mila nuovi posti di lavoro” ha evidenziato l’associazione, ricordando che “oggi il 42% degli introiti del narcotraffico derivano dalla cannabis“.
Raccolta di firme per la proposta di legge
All’iniziativa al Vinitaly di “Meglio legale” ha fatto seguito sui canali social dell’associazione l’invito alla raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare per legalizzare la coltivazione di cannabis domestica anche in Italia.
“Oggi – si legge – alla presenza di ministri ed esponenti del governo, abbiamo organizzato un flash mob durante la conferenza stampa del Vinitaly, la più importante fiera vinicola italiana, per lanciare un messaggio chiaro. La cannabis, proprio come il vino, sarebbe meglio se fosse legale: per gli imprenditori, la salute pubblica e le finanze dello Stato. Può sembrare incredibile oggi, ma per molto tempo anche l’alcol era controllato dalle mafie e dal contrabbando. Grazie alla sua legalizzazione, si è aperto un mercato d’eccellenza per il made in Italy! Oggi abbiamo chiesto che, proprio come per il vino, anche la cannabis sia sottratta alle mafie per creare un incredibile volano economico“.