Bonifici istantanei su tutti i canali e senza costi aggiuntivi rispetto a quelli ordinari. Scattano oggi le nuove norme approvate lo scorso marzo dalla Ue che impongono alle banche di garantire ai propri clienti la ricezione delle transazioni in soli 10 secondi, indipendentemente dal giorno o dall’ora dell’invio, senza spese né oneri supplementari.

Bonifici istantanei: il servizio diventerà obbligatorio

Le nuove regole europee rivedono la direttiva sui pagamenti allo scopo di facilitare a consumatori e imprese l’accesso a uno strumento fino a oggi gravato da un sovra costo (a volte una somma fissa, altre una fissa più percentuale con un esborso che può arrivare oltre i 2 euro) e non sempre diffuso capillarmente. A questo proposito le norme Ue prevedono un ulteriore passo il 9 ottobre 2025: l’obbligo per le banche di offrire il servizio di bonifico istantaneo a tutti i clienti per consentirne l’ulteriore espansione.

Si potranno usare per acquisti in negozio

Una novità, quella introdotta dal regolamento Ue 2024/886, che mira ad avvicinare i servizi bancari tradizionali ai pagamenti istantanei già offerti da diverse piattaforme, come per esempio PayPal o Satispay: questo consentirà di azzerare le attese di pagamento per cittadini e imprese e anche aumentare la sicurezza. Un bonifico immediato può essere infatti disposto a qualsiasi ora del giorno e della notte e 365 giorni all’anno laddove uno ordinario si limita ad alcune ore dei giorni feriali. In questo modo si potrà utilizzare per acquisti in negozio permettendo alle imprese di disporre subito del denaro. In prospettiva gli istantanei potranno sostituire quote dei contanti e degli assegni e fare concorrenza alle carte di pagamento.

Bonifici istantanei

Garantita la sicurezza dei bonifici istantanei

Per ridurre il rischio di errori o truffe, i fornitori di servizi di pagamento saranno obbligati a verificare la corrispondenza tra il codice Iban e il nome del beneficiario. Lo scopo è quello di accrescere la fiducia nello strumento che viene visto come un ulteriore tassello per un mercato unico dei pagamenti europeo.

E negli Stati membri in cui non c’è l’euro?

Gli Stati membri la cui moneta non è l’euro dovranno comunque applicare le norme per i conti bancari che già hanno la possibilità di effettuare operazioni in euro, anche se dopo un tempo di transizione più lungo rispetto a quelli della zona euro. Vi sarà inoltre una deroga all’effettuazione del bonifico entro dieci secondi per i suddetti conti bancari se effettuati al di fuori dell’orario lavorativo, date le condizioni variabili circa l’accesso alla liquidità in euro.

Unimpresa: in aumento l’uso dei bonifici

Secondo un report diffuso da Unimpresa, l’uso del bonifico è in crescita: nel 2024 sono state effettuate transazioni per 8mila miliardi di euro, in aumento di oltre il 5% rispetto alla fine dell’anno precedente. Un trend che va avanti da vent’anni: se nel 2005, l’importo totale dei bonifici era di 1.388 miliardi di euro con 1,1 milioni di operazioni, alla fine del 2023 il volume del denaro movimentato era salito a 7.579 miliardi con un numero di operazioni raddoppiate pari a 2 milioni e 115mila unità.

Secondo l’ultima indagine della Bce, inoltre, quando si va a pagare in un negozio, al bar, in un’officina o al supermercato nella zona euro si utilizza oramai quasi una volta su due (48%) una carta o un’app. Una quota che scende al 38% in Italia dove comunque negli ultimi due anni il contante ha perso diverse posizioni (-9%). E però banconote e monete non hanno perso del tutto il loro ruolo. La maggioranza delle persone intervistate dal report dell’istituto centrale (62%) ritiene importante comunque avere i contanti come opzione di pagamento.