Dopo mesi di silenzio e alla presunta fuga dall’Italia, Camila Giorgi è tornata in pubblico per spiegare cosa è successo nell’ultimo periodo della sua vita. L’ex tennista ha scelto le telecamere di Verissimo e le domande di Silvia Toffanin.
Il ritiro dal tennis di Camila Giorgi
La Giorgi ha voluto per prima cosa chiarire un punto: la sparizione. «Io sparita all’improvviso? È la versione che hanno raccontato. Non sono sparita, dovevo fare un annuncio a Parigi sul mio ritiro, poi è uscito sul sito dell’antidoping che mi ero ritirata e la cosa è diventata pubblica».
Il rapporto con il padre
La decisione di dire addio al tennis è maturata per la fatica di una vita in giro per il mondo: «Da anni volevo smettere, è una vita pesante quella della tennista. Ho rimandato a lungo poi, a maggio, una mattina ho deciso, l’ho detto a mio padre. Lui è stato felice, è sempre stato dalla mia parte. Non è vero che sia un padre padrone, è molto comprensivo e siamo sempre andati molto d’accordo».
La “fuga” negli Stati Uniti
Il trasferimento negli Stati Uniti non è stato, quindi, una fuga ma qualcosa stabilito da tempo: «Io vivevo un po’ in Italia e un po’ in America – ha spiegato Camila Giorgi -. Siamo stati tre anni a Miami. Vorrei stare lì per sempre, ma torno spesso qui in Italia, solo che non mi piace parlare di quello che faccio e allora sembra che mi nasconda».
Camila Giorgi oggi
La ex top 20 del ranking Wta ha sottolineato poi che «ora sono felice, sono dove vorrei essere. Il tennis mi piace, gioco ancora per divertimento, ma non ne potevo più di fare le valigie ogni settimana, vedere sempre le stesse persone. Ogni volta che avevo un problema fisico mi curavo, ma stavo molto bene a casa con la famiglia e le amiche, e ripartire era sempre più difficile. Questa porta è chiusa per me».
I problemi con il fisco dell’ex tennista
Inevitabile parlare anche dei problemi con il fisco italiano. «La mia famiglia non era consapevole della situazione del fisco, i problemi sono nati a causa delle persone che mi gestivano – ha spiegato -. Quando ho firmato per il ritiro si è scatenato il caos. Non ci siamo mai spaventati, abbiamo cambiato le personeche si occupavano di me e ora siamo in ordine. E mi dispiace che le colpe siano state addossate a mio padre. Non mi piace la parola vittima, ma questa volta è così».
Il caso dei falsi vaccini
La Giorgi ha parlato anche delle accuse di falso ideologico nell’inchiesta di Vicenza sui falsi vaccini: «Sono rimasta molto sorpresa dalla dottoressa perché pensavo avessimo un rapporto umano, invece appena è stata in difficoltà ha fatto il mio nome, mi è dispiaciuto. Si è voluta coprire per i suoi ‘cavoli’. Io non sapevo che non mi avesse fatto il vaccino. L’ho scoperto solo in un secondo tempo che non era vero. Ora c’è l’udienza a novembre, ma sono sicura che tutto si sistemerà con il tempo».