Malattie cardiache, cancro, diabete di tipo 2, problemi di salute mentale e morte prematura: sono alcuni dei rischi legati al consumo di alimenti ultra-processati (UPF). È quanto emerge dalla una revisione globale degli studi sul fenomeno pubblicata sul “British Medical Journal”, che evidenzia come 32 patologie siano direttamente collegati a questi cibi industriali contraddistinti da numerosi ingredienti aggiunti, come sale, zucchero, coloranti e additivi.
Cibi ultra-processati (UPF) in rapida crescita
Purtroppo secondo gli studi il consumo globale di alimenti ultra-processati – dalle barrette proteiche alle bevande gassate, dai piatti pronti al cibo dei fast food – è in rapida crescita. In alcuni Paesi – Stati Uniti e Regno Unito in primis – oltre la metà della dieta è costituita da questi alimenti decisamente nocivi per la salute. Soggetti particolarmente rischio i giovani e le classi sociali più svantaggiate, la cui dieta può essere costituita fino all’80% dagli UPF.
L’allarme degli scienziati sulla qualità del cibo
La revisione pubblicata sul “British Medical Journal” ha interessato quasi 10 milioni di persone. Coinvolti esperti di numerose istituzioni leader, tra cui la Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health negli Stati Uniti, l’Università di Sydney e l’Università della Sorbona di Parigi. I ricercatori concordano sulla necessità di misure urgenti per ridurre l’esposizione agli alimenti ultra-processati per salvaguardare la salute della popolazione. Studi precedenti avevano collegato gli UPF a diversi problemi di salute, ma nessuna revisione completa aveva ancora fornito un’ampia valutazione delle prove in quest’ambito.
I danni per la salute dei cibi ultra-processati
Le diete ricche di cibi industriali ultra-processati possono danneggiare la salute su più fronti. “Sono state trovate associazioni dirette – si legge sul BMJ – tra l’esposizione a cibi ultra-processati e 32 parametri di salute che abbracciano mortalità, cancro e risultati sulla salute mentale, respiratoria, cardiovascolare, gastrointestinale e metabolica”.
Prove convincenti hanno dimostrato che una maggiore assunzione di UPF è associata a un aumento del rischio di morte correlata a malattie cardiovascolari del 50%, a un rischio maggiore di ansia e disturbi mentali comuni dal 48 al 53% e a un rischio maggiore di diabete di tipo 2 del 12%.
Sono emerse inoltre prove di associazioni tra UPF e asma, salute gastrointestinale, alcuni tumori e fattori di rischio cardiometabolico, come alti livelli di grassi nel sangue e bassi livelli di colesterolo “buono”, anche se i ricercatori hanno avvertito che le prove di questi collegamenti rimangono limitate.
I ricercatori hanno riconosciuto diversi limiti alla revisione generale, incluso il fatto di non poter escludere la possibilità che altri fattori non misurati e variazioni nella valutazione dell’assunzione di UPF possano aver influenzato i loro risultati.
Cosa sono gli alimenti ultra-processati
Gli alimenti ultra-processati – come prodotti da forno e snack confezionati, bevande gassate, cereali zuccherati e piatti pronti – sono sottoposti a molteplici processi industriali e spesso contengono coloranti, emulsionanti, aromi e altri additivi. Questi prodotti tendono ad essere ricchi di zuccheri, grassi e sale aggiunti, ma sono poveri di vitamine e fibre.