Aver consumato del buon cibo rende più appagante un successivo rapporto sessuale. Ciò che suggerisce il senso comune è provato ora anche dalla scienza. I ricercatori dell’Università di Oslo hanno studiato come l’ormone della fame, la grelina, influisca sulla gradevolezza delle carezze che precedono il sesso. Quando si ha fame, hanno verificato gli studiosi, i preliminari risultano meno piacevoli.

La funzione dell’ormone della fame

La grelina è un ormone prodotto principalmente dallo stomaco, con piccole quantità rilasciate anche dall’intestino tenue, dal pancreas e dal cervello. Viene spesso chiamato “l’ormone della fame” perché stimola l’appetito, aumenta l’assunzione di cibo e favorisce l’accumulo di grasso.

L’effetto della grelina sul senso del tatto

Precedenti studi avevano scoperto che l’ormone è legato anche ad altri benefici. Nel loro studio, pubblicato su Psychofisiology, i ricercatori scrivono: “Oltre al cibo, l’effetto della grelina si estende anche ad altri tipi di ricompense. Per esempio, la sua somministrazione induce i topi a consumare più alcol e aumenta la motivazione ad autosomministrarsi eroina nei ratti.”

Il team, guidato da Daniella Pfabigan, si è proposto di capire se l’ormone influisca o meno anche sulla piacevolezza del tatto.

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L’esperimento su sessanta partecipanti

A sessanta partecipanti è stato chiesto di recarsi al laboratorio per i test in due giorni separati. Nel primo giorno “alimentare”, le persone sono arrivate ​​alle 15:00 dopo aver digiunato dalle 9:00, quindi hanno ricevuto un pasto liquido e una banana. Nell’altro giorno dedicato al “digiuno”, i partecipanti sono arrivati a stomaco vuoto e non hanno ricevuto alcun pasto. Gli esami del sangue hanno confermato che nel giorno del “alimentare”, i livelli di grelina diminuivano dopo aver mangiato, mentre i livelli rimanevano alti nel giorno del “digiuno”.

Carezze e ormone della fame, c’è una correlazione

In entrambi i giorni, ai partecipanti è stata spazzolata la tibia destra a varie velocità, mentre il loro cervello è stato scansionato utilizzando un’apposita macchina. É stato quindi chiesto loro di valutare quanto fosse intenso il tocco e quanto fosse piacevole. I risultati hanno rivelato che gli sfioramenti sono stati valutati come leggermente più piacevoli nei giorni del “cibo” rispetto ai giorni del “digiuno”.

I ricercatori hanno sottolineato che l’effetto riscontrato, pari ad appena il 2%, è stato limitato. Tuttavia, hanno affermato che i risultati potrebbero avere importanti implicazioni in una “vasta gamma di settori”. “Oltre al suo ruolo consolidato di ormone stimolante l’appetito, – hanno spiegato gli studiosi – la grelina è sicuramente coinvolta nell’assegnazione di ricompense sociali come il tatto.”