Gli affitti sono sempre più cari e trovare una casa per sé e per la propria famiglia a un prezzo accessibile può rivelarsi un’impresa quasi impossibile. Senza arrivare agli eccessi di via Montenapoleone a Milano, la più cara al mondo, anche un appartamento in un quartiere periferico di una qualsiasi città italiana potrebbe rivelarsi inaccessibile. E se le famiglie non riescono a pagare l’affitto, scatta lo sfratto. Già solo a Roma, nell’anno del Giubileo, la situazione è difficile. Oltre 3mila sentenze di rilascio (l’85% per morosità), circa 5mila istanze di esecuzione con ufficiale giudiziario e più di 2mila sfratti eseguiti con la forza pubblica. E questo è solo un esempio di una situazione che si ripete in tutte le città.

L’affitto costa di più, le città si svuotano

La soluzione adottata da molti per far fronte al caro affitti, che si unisce a una già lunga catena di rincari a fronte di stipendi invariati, è quella di abbandonare il centro per trasferirsi in quartieri più defilati. In questo modo però le città si svuotano e i canoni di locazione delle periferie si impennano. A Milano si arriva a spendere per l’affitto anche oltre 23 euro a mq, a Venezia 21, 21,5 a Firenze. Come osserva Fabio Seggiani, segretario Sunia di Firenze, a L’Espresso: «I vecchi residenti sono stritolati dai canoni sempre più alti delle case, che si mangiano a volte anche il 50 per cento del reddito familiare, e dalla propensione dei proprietari a guadagnare di più affittando ai turisti. Con effetti anche sui condomini, che fronteggiano problemi di sicurezza e costi comuni più alti, dovuti ai consumi dei turisti»

La responsabilità degli affitti brevi

Tra le cause principali di questa situazione, gli affitti brevi. Per i proprietari infatti si rivelano più redditizi di quelli di lunga durata. In questo modo però, gli alloggi disponibili per una locazione residenziale sono sempre meno e il loro prezzo è sempre più alto. Stando ai dati dell’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, dal 2019 al 2023 sono stati ritirati dal mercato degli affitti a lungo termine ben 230 mila immobili. Dall’indagine Contratti abitativi e affitti brevi: numeri a confronto, condotta a inizio anno dal sindacato degli inquilini della Cgil, è emersa l’entità dell’impatto dell’offerta di immobili in affitto a turisti. Dalla stime si evince che il 71% delle case in affitto, pari a 640 mila abitazioni, è disponibile per brevi periodi. A Firenze e a Venezia, Bari, Catania e Napoli siamo oltre il 90%, poco meno a Roma, Torino e Bologna. Insomma riassumendo: poche case a disposizione delle famiglie e con canoni sempre più cari.

Migliaia di famiglie a rischio sfratto

Circa la metà delle famiglie più povere è in affitto, e per loro pagare il canone mensile si fa sempre più complicato. Gli incentivi a sostegno delle fasce deboli sono esili, le spese aumentano e gli stipendi e le pensioni no. Molti Comuni, sottolinea L’Espresso, sono stati costretti ad attingere a bilanci già non floridi per dare una mano ai nuclei in difficoltà. Queste famiglie, stima l’Istat, spendono solo per la casa in media più di un terzo delle loro risorse. Inoltre secondo Soloaffitti.it per il 62% delle stesse è complicato rispettare le scadenze. Non è un caso se l’80% degli sfratti oggi è dovuto a morosità incolpevole degli inquilini.