Cecilia Sala è arrivata in Italia. Il volo di Stato che che l’ha riportata a casa è atterrato alle 16:10 a Ciampino. La giornalista è stata accolta in aeroporto dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e dal ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani. Presente anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
La notizia della liberazione della giornalista italiana arrestata in Iran era stata comunicata in mattinata attraverso una nota di Palazzo Chigi: «È decollato pochi minuti fa, da Teheran, l’aereo che riporta a casa la giornalista Cecilia Sala. Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia».
Cecilia Sala, Giorgia Meloni ha telefonato ai suoi genitori
Nel comunicato si legge anche che «il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi. Il Presidente ha informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata avvenuta pochi minuti fa».
Il padre di Cecilia: «Sono orgoglioso di lei»
«Sono orgoglioso di lei» ha detto all’ANSA Renato Sala, subito dopo aver appreso la notizia della liberazione della figlia. «Ho pianto soltanto tre volte nella mia vita. Credo che il governo del nostro Paese abbia fatto un lavoro eccezionale. Se mi sente la voce rotta, non vedevo l’orizzonte. «È stato un lavoro di coordinamento straordinario. Confidavo nella forza di Cecilia».
«Dirò a Cecilia che sono orgoglioso di lei – continua – e della capacità e la compostezza che ha avuto in questa vicenda. Nei suoi giorni di prigionia l’ho sentita tre volte. In questo periodo ho avuto l’impressione di una partita a scacchi, ma i giocatori non erano soltanto due. A un certo punto la scacchiera si è affollata e questo ha creato forti timori in un genitore come me, che purtroppo ignora le mosse».
L’incontro Meloni-Trump
Proprio nei giorni scorsi, la premier Meloni era volata senza preavviso a Mar-a-Lago, il quartier generale in Florida del neoeletto presidente Usa Donald Trump, che giurerà il prossimo 20 gennaio. Il viaggio aveva diversi obiettivi, tra i quali anche quello di risolvere in tempi brevi il caso di Cecilia Sala.
Cecilia Sala in carcere dal 19 dicembre
La giornalista italiana è stata arrestata a Teheran lo scorso 19 dicembre mentre si apprestava a tornare in Italia. Dopo l’incontro di Meloni e Trump, diverse fonti governative hanno fatto sapere che era stata presa una decisione politica.
In particolare, l’Italia ha fatto sapere di non volere estradare negli Stati Uniti l’ingegnere iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, arrestato il 16 dicembre a Malpensa su richiesta di Washington e detenuto nel carcere di Opera. In questo modo si sperava di favorire la liberazione della gioralista.
Reclusa in condizioni terribili
Scarcerazione che è avvenuta. Cecilia Sala era reclusa nel terribile penitenziario di Evin, alle porte della capitale iraniana. Da qui era riuscita a contattare i genitori e aveva riferito di dormire a terra e vivere in condizioni terribili. Per la sua liberazione si è mobilitato l’intero Paese e adesso finalmente arriva la buona notizia.
Cecilia Sala arriverà in Italia nelle prossime ore. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha già telefonato alla sua famiglia per comunicare che la giornalista è ormai libera e che presto potrà riabbracciare i suoi genitori.