Svolta in arrivo per ChatGpt, dove presto si potrà parlare di sesso e violenza purché «in contesti appropriati e in circostanze specifiche». Una «modalità per adulti» insomma, che arriva dopo che molti utenti hanno chiesto uno stop alla censura. «Abbiamo rafforzato il principio secondo cui nessuna idea è intrinsecamente fuori discussione, a patto che il modello non stia causando danni significativi all’utente o ad altri» è stata la premessa di OpenAi. Parlando dei nuovi sviluppi del suo chatbot basato su intelligenza artificiale e apprendimento automatico ha aggiunto: «L’obiettivo di un assistente d’intelligenza artificiale è quello di assistere l’umanità, non di plasmarla».
Il cambio di rotta di ChatGpt
Con ChatGpt si può scrivere di tutto: dalle lettere d’amore agli spot pubblicitari. Ciò che non è consentito sono temi sensibili e potenzialmente pericolosi. Davanti a richieste riguardanti argomenti di questo tipo, un disclaimer rosso annuncia che è impossibile avere risposta a riguardo. Un approccio che è arrivato al capolinea, grazie a una nuova politica su come affrontare i temi controversi. «Questo aggiornamento rafforza il nostro impegno per la personalizzazione, la trasparenza e la libertà intellettuale di esplorare, discutere e creare con l’IA senza restrizioni arbitrarie, assicurando al contempo che rimangano in vigore le barriere di sicurezza per ridurre il rischio di danni reali», si legge nel comunicato che annuncia le modifiche. Anche nei casi in cui non sia possibile fornire risposta, la comunicazione non verrà fatta in maniera «cromaticamente aggressiva».
Sdoganati sesso e violenza
ChatGpt con questo nuovo approccio apre le porte a contenuti che in passato erano impossibili da affrontare. Certo non sono sdoganati totalmente ma bisognerà far caso al contesto. Descrizioni di scene erotiche o violente saranno ammesse se inserite in ambito scientifico, storico, informativo, creativo e più in generale «qualsiasi altro dove i contenuti sensibili sono appropriati». Insomma, via libera sì ma con moderazione. I contenuti permessi potranno essere di varia natura: «Rappresentazioni testuali, audio (ad esempio, suoni erotici o viscerali violenti) o visive», si legge nella specifiche.
Dove restano le restrizioni
Nonostante ChatGp abbia aperto le porte ad alcune tipologie di contenuti, alcune restrizioni restano. Per tutti i contenuti che includono «rischi informativi» e dati personali sensibili sarà unicamente possibile trasformare le informazioni date dall’utente nel prompt. Per esempio un file in un dato formato potrà essere esportato in un alto oppure potrà essere chiesta una traduzione. Restano invece categoricamente proibiti i «contenuti sessuali che coinvolgono minori», oltre a descrizioni di attività illegali e non consensuali. In casi del genere, qualunque sia il contesto, il chatbot continuerà a non fornire mai alcuna risposta.