La crioconservazione non è fantascienza: ci sono persone in tutto il mondo che hanno espresso il desiderio, una volta decedute, di farsi ibernare. Questa pratica non è fondata su alcune certezza scientifica, chi vi si affida scommette sulla speranza che un giorno nuove conoscenze mediche e tecnologiche permetteranno loro di tornare a vivere e di curare le malattie che li hanno portati alla morte.

Il primo uomo che ha scelto la crioconservazione

L’ibernazione, o sospensione crionica, non è una novità. Il primo uomo a sottoporvisi fu James Bedford, un professore di psicologia dell’università della California che fu “congelato” dopo la sua morte nel 1967 a 73 anni. Il corpo di Bedford è tutt’ora conservato nelle strutture della Alcor Life Extension Foundation, una delle compagnie che oggi offrono il servizio.

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Le speranze di chi si affida alla crioconservazione

La speranza di chi sceglie la crioconservazione è che, in un futuro imprecisato, gli scienziati saranno in grado di estrarre il DNA dal cervello o dal corpo congelato per riparare le parti danneggiate e “resuscitare” il corpo. O addirittura creare una versione più giovane della persona ibernata sulla quale poter impiantare il cervello crioconservato.

Il processo di crioconservazione

Per essere crioconservata la persona deve essere dichiarata legalmente morta. In seguito una squadra prepara la salma ad essere sottoposta a un processo noto come vetrificazione: il corpo viene congelato così rapidamente che le cellule non hanno il tempo di produrre cristalli di ghiaccio. I prodotti chimici utilizzati per la vetrificazione hanno un prezzo molto elevato. Le persone conservate criogenicamente devono essere conservate in serbatoi specifici, dove le temperature possono raggiungere i -196°C.

Agenzie specializzate negli Stati Uniti e in Russia

Il costo dell’operazione è molto elevato, anche se si decide di preservare soltanto il cervello. Al momento, corpi e cervelli possono essere conservati solo in strutture negli Stati Uniti e in Russia, dove si trovano le principali società che offrono servizi di crioconservazione. I prezzi variano notevolmente, spaziando da circa 25mila a oltre 200mila euro.

Ma quanto costa farsi ibernare?

Secondo le informazioni raccolte da Metro.co.uk, la Alcor Life Extension Foundation, con sede a Scottsdale (Arizona), richiede 220.000 dollari per la crioconservazione dell’intero corpo e 80.000 dollari per la neurocrioconservazione. La società russa KrioRus chiede circa 42.000 dollari per la conservazione dell’intero corpo e circa 20.000 dollari la conservazione del cervello.Presso l’americano Cryonics Institute (CI) la tariffa minima per la crioconservazione è di 28.000 dollari. A queste cifre si devono aggiungere i costi per il trasporto della salma presso le relative strutture.