È stata la confidenza di una bimbo delle elementari alla propria maestra a consentire l’arresto del padre violento, un uomo di 48 anni che maltrattava la moglie e teneva in casa armi non denunciate. La vicenda è accaduta in provincia di Biella dove il piccolo, durante un colloquio con l’insegnante, si è lasciato andare queste parole: “Voglio fare il poliziotto per mettere il papà in galera, così non toccherà più la mamma”.
Il padre violento è finito in carcere
Queste affermazioni hanno messo in allarme la docente che ne ha informato la direzione dell’Istituto scolastico. Da una segnalazione alla Procura di Biella è partita un’indagine dei carabinieri che ha portato all’arresto dell’uomo, accusato di ricettazione e detenzione di armi clandestine e denunciato per maltrattamenti e percosse in famiglia. Il 48enne si trova nel carcere di Biella a disposizione del Pubblico Ministero che coordina le indagini.
Il piccolo alla maestra: “Voglio fare il poliziotto”
La vicenda è partita alcuni mesi fa in una scuola primaria della provincia di Biella. Uno scolaro, parlando a cuore aperto con la sua insegnante, le aveva confessato il suo più grande desiderio: fare il poliziotto una volta diventato grande. Ciò che ha insospettito la docente non è stata l’aspirazione del bambino, comune a tanti coetanei, quanto le motivazioni sottostanti: il piccolo ha confidato di voler “mettere il papà in galera, così non toccherà più la mamma”, aggiungendo che era arrabbiato col papà perché aveva più volte “sgridato” la mamma davanti a lui”.
Una storia di maltrattamenti mai denunciati
L’insegnante, intuita la gravità della situazione, ha informato la direzione dell’Istituto scolastico, che ha inviato una dettagliata relazione alla Procura di Biella. I carabinieri hanno quindi verificato la situazione del nucleo familiare. Una volta avute le prime conferme, hanno avvicinato la mamma del bambino, una donna di 42 anni, conquistandone la fiducia e portandola a raccontare una storia di maltrattamenti, mai
denunciati, subiti da tempo dal compagno, alcolista, anche davanti ai figli.
Armi non denunciate all’interno della casa della famiglia
Ma le paure della donna erano ancora più profonde. D’accordo coi servizi sociali, che hanno predisposto un domicilio protetto per la donna e i bambini, i carabinieri sono intervenuti nell’abitazione della famiglia dove hanno trovato una pistola con il caricatore inserito e pieno di colpi, poggiato sopra il frigorifero, e, nascosti in un ripostiglio, un fucile e delle cartucce. Entrambe le armi avevano la matricola abrasa.