La Camera ha approvato in via definitiva il ddl Valditara sul voto in condotta. Il provvedimento prevede diverse novità per la scuola: dalla bocciatura con il 5 in condotta al ritorno della valutazione numerica sul comportamento alle medie fino alle multe per aggressioni al personale scolastico.
Voto in condotta, cosa cambia
Il voto in condotta sarà numerico anche alle scuole medie. Sia alle medie che alle superiori, se non si raggiunge almeno il 6 in condotta si verrà automaticamente bocciati. Per quanto riguarda le scuole superiori, nel caso di voto pari a 6 si avrà un debito formativo e si dovrà sostenere un elaborato di educazione civica. La condotta diventa uno spartiacque per gli studenti delle superiori, specie in ottica diploma, in quanto il punteggio più alto nell’ambito della fascia di attribuzione del credito scolastico potrà essere attribuito solo se il voto di comportamento assegnato è pari o superiore a nove decimi.
Scuola, novità sospensioni e multe
In caso di sospensione per comportamenti violenti, gli studenti dovranno svolgere attività di recupero. Saranno invece coinvolti in attività di “cittadinanza solidale” presso enti convenzionati (ad esempio ospedali o case di riposo) se le sospensioni dovessero superare i due giorni.
Le aggressioni fisiche a docenti e personale scolastico saranno sanzionate con multe da 500 a 10.000 euro a carico dei responsabili. Il risarcimento andrà alla scuola per riparare al danno d’immagine e sarà utilizzato per l’acquisto di materiale didattico.
Giudizi più chiari alle elementari
Alle elementari si prevede l’espressione con giudizi sintetici della valutazione periodica a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025. Alla scuola primaria, il giudizio descrittivo sarà semplificato e affiancato da una valutazione sintetica con aggettivi come “ottimo”, “buono”, “sufficiente” e “insufficiente“, per una maggiore chiarezza. Spiega in proposito il ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara: «Nella scuola primaria tornano i giudizi sintetici, da ottimo a insufficiente, molto più comprensibili dei precedenti livelli, miglioriamo così la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione».
Educazione civica a scuola: le aree tematiche
Le 33 ore annuali di educazione civica saranno dedicate a sette aree tematiche, tra cui educazione stradale, alla salute ambientale e finanziaria. Inoltre, i valori costituzionali, come la responsabilità individuale, il valore del lavoro e l’appartenenza alla patria, saranno integrati nei programmi scolastici. «Affermiamo ancora una volta il rispetto, la dignità, la responsabilità – sottolinea Valditara – e facciamo capire a tutti che la violazione delle regole di condotta ha delle conseguenze».
Valditara: «Responsabilizzare gli studenti»
«La legge approvata dal Parlamento rappresenta un passaggio fondamentale per la costruzione di un sistema scolastico che responsabilizzi i ragazzi e restituisca autorevolezza ai docenti», ha commentato Valditara. «Con la riforma, il comportamento degli studenti peserà ai fini della valutazione complessiva del percorso scolastico e dell’ammissione agli esami di Stato. Cambia l’istituto della sospensione, vi sarà più scuola e non meno scuola per lo studente che viola le regole della civile convivenza; per i casi più gravi vi sarà l’impiego in attività di cittadinanza solidale. Il nostro obiettivo è sostenere il lavoro quotidiano dei docenti e di tutto il personale scolastico perché ai giovani siano chiari non solo i diritti ma anche i doveri che derivano dall’appartenere a una comunità, a iniziare dal dovere del rispetto verso l’altro».