È arrivato nella notte Ciampino il Falcon 900 dell’Aeronautica militare proveniente da Islamabad. A bordo Shabbar Abbas, accusato dell’omicidio della figlia Saman avvenuto nel 2021 a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. La 18enne, i cui resti sono stati ritrovati a novembre scorso, si era opposta a un matrimonio forzato.
Sbarcato dall’aereo, l’uomo è stato preso in consegna dalla polaria di Ciampino. Condotto presso il locale ufficio di polizia giudiziaria dello scalo romano, gli è stato notificato il decreto di custodia cautelare. Abbas è stato poi trasferito in un carcere emiliano.
La madre di Saman Abbas ancora latitante
“Il quadro cautelare non è completato e continueremo a lavorare perché l’ordinanza venga integralmente eseguita”. Lo ha detto il procuratore di Reggio Emilia, Gaetano Calogero Paci, parlando dell’indagine sulla morte di Saman. L’ordinanza riguarda il padre, appena estradato, lo zio e due cugini imputati e la madre, Nazia Shaheen, unica ancora latitante e per cui il provvedimento deve essere eseguito. Anche per Nazia c’è la richiesta di estradizione. “Continueremo a lavorare in silenzio”, ha specificato Paci.
“È la prima volta che un’estradizione attiva viene concessa dal Pakistan, non era mai successo”. L’ok “fa anche ben sperare su una buona prospettiva di riuscita di un accordo più ampio”, tra Italia e Pakistan, che “sappiamo essere in fase di gestazione, per creare un sistema di relazioni bilaterali più stabile”, ha aggiunto Paci.
Meloni: “Estradizione passo in avanti per la giustizia”
Anche la premier Giorgia Meloni ha commentato il fatto, sottolineando che l’estradizione “è un passo avanti importante per consentire alla giustizia di fare il suo corso”. “È il frutto della grande e costante determinazione dimostrata in questo caso così delicato e complesso da tutte le autorità italiane. Determinazione, lavoro e impegno che hanno dato frutti e che, unitamente alla collaborazione mostrata dalle autorità pakistane, ci permettono ora di ottenere questo obiettivo così significativo”, ha concluso Meloni.
Caso Saman, commozione in Pakistanan
Con la storia di Saman “l’opinione pubblica italiana ha subito uno choc, ma anche in Pakistan il caso ha destato forte commozione” ha detto il procuratore Paci, nella conferenza stampa sull’estradizione del padre di Abbas.
“In quel Paese c’è una diversità valoriale, per esempio sui rapporti coniugali, ma mai si ritiene ammissibile l’omicidio”, ha detto Paci, spiegando che le autorità pachistane hanno valutato “le solide fonti di prova” portate dagli investigatori italiani a carico di Shabbar.
Il legale in Pakistan: “La famiglia ha sbagliato tutto”
Dopo l’estradizione in Italia di Shabbar Abbas, il suo avvocato in Pakistan, Akhtar Mehmood, si è sfogato, dichiarando all’ANSA: “La famiglia di Shabbar ha preso una decisione sbagliata coinvolgendo un altro avvocato nell’appello presso l’Islamabad High Court (Ihc). Questi non era a conoscenza delle procedure del tribunale e non è riuscito ad ottenere esito favorevole dalla corte”, ha detto Mehmood. Ha aggiunto poi che la famiglia di Saman ha “praticamente fallito nel comunicare con il governo del Pakistan”.
Casi Saman Abbas, le tappe della vicenda
L’estradizione del padre di Saman ha richiesto tempo, collaborazione e lavoro diplomatico. L’uomo è stato arrestato nel Punjab, a metà novembre 2022, dopo un anno e mezzo di latitanza. La mancanza di precedenti e di accordi tra Italia e Pakistan rendevano complessa la procedura. Lo testimoniano gli oltre 30 rinvii delle udienze per discutere la legittimità della richiesta del ministero della Giustizia italiano.
L’ok dei giudici di Islamabad all’estradizione in Italia è arrivato il 4 luglio, il consenso del Governo pachistano il 29 agosto. L’8 settembre Abbas sarà in aula davanti alla Corte di assise di Reggio Emilia che lo sta processando insieme a quattro familiari per aver assassinato la figlia 18enne e averne nascosto il corpo.