Secondo una ricerca americana, imporre il divieto alle sigarette elettroniche aromatizzate potrebbe avere come effetto collaterale quello di far aumentare paradossalmente i fumatori di sigarette tradizionali, in particolare tra i giovani adulti.
Si dibatte da tempo sul fatto che aromi come frutta, caramelle e menta attirino in modo significativo i giovani verso i prodotti per svapare. Un nuovo studio, finanziato dalla Global Action to End Smoking – un’organizzazione no-profit indipendente statunitense – ha rilevato le prove di un “effetto involontario” nei consumatori più giovani: di fronte ai divieti degli aromi da svapare, sembrerebbero passare più facilmente alle sigarette a combustione.
L’effetto delle restrizioni sugli aromi delle sigarette elettroniche
Le restrizioni – secondo il documento intitolato “L’effetto dei divieti di aroma delle sigarette elettroniche sull’uso del tabacco” – sarebbero associate a un calo delle vendite dei sistemai elettronici per l’erogazione di nicotina (dall’acronimo inglese ENDS che sta per “electronic nicotine delivery system”) ma anche a un aumento delle vendite di sigarette.
L’aumento delle sigarette tradizionali fra i giovani
La ricerca, condotta da istituzioni come la Michigan State University e la San Diego State University, è stata pubblicata dal “National Bureau of Economic Research”, un’organizzazione no-profit statunitense di ricerca in campo economico-finanziario. Lo studio ha indicato che l’adozione di restrizioni sugli aromi ha comportato una riduzione significativa dello svapo giovanile da 1,2 a 2,5 punti percentuali. Tuttavia, ha portato anche ad un “notevole aumento” del fumo di sigarette a combustione, in particolare tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 20 anni. Secondo la ricerca, le restrizioni sono state associate ad un aumento da 2,4 a 2,6 punti percentuali della probabilità di fumare sigarette.
Prodotti per svapare, uno studio dell’Università di Yale
Questa non è la prima volta che i ricercatori giungono a una conclusione del genere. Una ricerca pubblicata nel 2021 dalla School of Public Health dell’Università di Yale ha suggerito che le restrizioni sui prodotti di svapo, intese a frenare l’uso di nicotina da parte dei giovani, potrebbero aver avuto l’effetto opposto e spingere gli adolescenti verso le sigarette tradizionali. “Dati i rischi per la salute plausibilmente più elevati delle sigarette a combustione rispetto alle sigarette elettroniche, tale sostituzione implica che l’effetto netto delle restrizioni sull’aroma ENDS sulla salute pubblica potrebbe essere limitato o potenzialmente addirittura negativo”, hanno scoperto i ricercatori di Yale. Lo studio ha anche scoperto che, sebbene le restrizioni sugli aromi abbiano effettivamente ridotto lo svapo tra gli utenti più giovani, hanno avuto un impatto minimo o nullo sugli adulti più anziani, che non hanno mostrato cambiamenti significativi nell’uso dello svapo.
I giovani americani e la moda di svapare
Uno studio del 2023 condotto dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) ha rilevato che più di 1 americano su 10 di età compresa tra 18 e 24 anni utilizza regolarmente sigarette elettroniche. Nello stesso anno, il National Youth Tobacco Survey ha riferito che l’89% dei giovani che svapano utilizzano varietà aromatizzate. A partire dallo scorso anno, nove stati, il Distretto di Columbia e oltre 370 località hanno adottato politiche che limitano la vendita di sigarette elettroniche aromatizzate.