Anche in una società molto tradizionalista come quella cinese i costumi cambiano, a volte a una velocità imprevedibile, come nel caso del divorzio. Mentre i tassi di matrimonio sono in netto calo, la percentuale di coppie che si separano sta aumentando. E il più delle volte è la donna a prendere in mano la situazione e dire basta.
Il divorzio in Cina non è più uno stigma
Sul divorzio ha sempre pesato in Cina un forte stereotipo sociale legato al fallimento della relazione e alla “vergogna” di doverlo rendere pubblico. Questo stigma si sta affievolendo e, per molte coppie, l’eventuale fine del matrimonio sta rientrando nel novero delle possibilità.
“Maggior consapevolezza sull’uguaglianza di genere”
“La società nel suo insieme è diventata più aperta ad accettare il divorzio, il che è in parte legato all’aumento del numero di donne single e non sposate e al risveglio della consapevolezza delle donne sull’uguaglianza di genere”, ha detto Yaya Chen, ricercatrice presso l’Accademia delle scienze sociali di Shanghai e attivista per l’uguaglianza di genere.
Feste di divorzio per celebrare la ritrovata libertà
Non è raro che donne neo-divorziate organizzino vere e proprie feste con le amiche, sul modello dell’addio al nubilato, proprio per celebrare la fine di una relazione che non funzionava più e il “ritorno alla vita” da single. Su Xiaohongshu, una piattaforma cinese per la condivisione di video, le feste a tema divorzio vanno per la maggiore e raccolgono migliaia di like.
Il tasso crescente dei divorzi in Cina
Il tasso di divorzi in Cina è aumentato dallo 0,96% nel 2000 al 3,10% nel 2020. Allo stesso tempo, il tasso di matrimonio è crollato dal 6,7% nel 2000 al 5,8% nel 2020. Secondo i dati più recenti disponibili della Corte Suprema del Popolo, nel 2016 e nel 2017, oltre il 73% dei richiedenti nei casi di divorzio erano donne. Tra gli oltre 1,4 milioni di casi di divorzio registrati, il disaccordo emotivo è stato indicato come motivo principale per il 77,5%. La violenza domestica rappresentava il 14,9%.
Da notare che il numero assoluto dei divorzi è diminuito negli ultimi tre anni, ma i demografi sottolineano una correlazione di questa tendenza con il calo del numero di matrimoni (il 2022 ha registrato il numero più basso in 37 anni) e notano che i tassi di divorzio tendono a diminuire durante i periodi di instabilità economica, come quello che la Cina sta attraversando.
Il contestato “periodo di riflessione” per il divorzio
La Cina, intanto, si trova ad affrontare crisi demografica e invecchiamento della popolazione. Il governo sta cercando di incoraggiare i matrimoni e rallentare i divorzi: in questo senso, nel 2021 è stato istituito per il divorzio un “periodo di riflessione”, richiedendo alle coppie di dare un’altra possibilità all’amore ed estendendo il tempo del processo di separazione nella speranza che marito e moglie cambino idea. Una norma che non ha mancato di suscitare malumori soprattutto nelle donne intenzionate a troncare le relazioni tossiche in tempi rapidi.