Riserva più di una brutta sorpresa l’ultima indagine Ocse Pisa (Programme for International Student Assessment) 2022 rivolta agli studenti tra i 15 e i 16 anni d’età. L’indagine ha l’obiettivo di valutare in che misura questi ultimi abbiano acquisito conoscenze e abilità essenziali per la piena partecipazione alla vita economica e sociale. Per la ricerca 2022 (prevista nel 2021 ma rinviata causa pandemia) sono state rilevate le competenze scolastiche degli allievi in tre ambiti principali: Lettura, Matematica e Scienze. Hanno partecipato alla rilevazione Pisa 81 Paesi, inclusi 37 membri Ocse; in Italia, all’indagine condotta dall’Invalsi– hanno preso parte 345 scuole, 10.552 studenti e circa 9.000 genitori.
Il rendimento medio nell’Ocse
Crolla in modo verticale la preparazione degli studenti in tutto il mondo. Il rendimento medio nei Paesi Ocse è sceso di 16 punti in matematica e di 11 punti in lettura; ciò equivale all’incirca a mezzo anno scolastico in lettura e a tre quarti di anno scolastico in matematica, anche se i Paesi asiatici – Singapore, Cina, Giappone, Corea e nel continente europeo Estonia e Svizzera – continuano ad avere grandi performance. Unica nota positiva: il rendimento medio in scienze non ha subito variazioni significative.
Crollo delle competenze scolastiche: quali le cause?
La motivazione di questo tragico peggioramento potrebbe non essere solo il Covid: l’analisi dei trend prima del 2018 rivela infatti che i risultati in lettura e scienze hanno iniziato a diminuire ben prima della pandemia; ciò indica che sono in gioco anche problemi di più lungo periodo.
In Italia il gap di genere più alto
Un’altra pessima notizia ci riguarda più da vicino. In Italia le ragazze hanno grandi difficoltà ad apprendere la matematica: il Bel Paese è infatti quello con la maggiore differenza al mondo tra sessi in termini di comprensione di questa materia, in cui gli studenti quindicenni hanno superato le loro coetanee di 21 punti. Una differenza che è evidente fin dai primi anni di scuola e che, “forse, – commenta Laura Palmerio, responsabile area indagini internazionali di Invalsi – è anche per il modo in cui la matematica viene insegnata”. Viceversa, in lettura, le ragazze hanno ottenuto un punteggio superiore ai ragazzi di 19 punti.
L’Italia rispetto agli altri Paesi Ocse
Dato il generale peggioramento, l’Italia non si classifica male, anzi: gli studenti quindicenni italiani, in matematica, per la prima volta, hanno un rendimento in linea con i Paesi dell’area Ocse: hanno ottenuto infatti 471 punti – anche se significativamente minore rispetto alla rilevazione del 2012 che era di 485 punti – contro la media Ocse di 472. In lettura, invece, i nostri studenti hanno ottenuto un punteggio superiore alla media Ocse (482 gli studenti italiani contro 476) mentre in scienze il punteggio è risultato inferiore alla media Ocse (477 gli italiani contro 485 media Ocse).
Il punteggio medio italiano in matematica è risultato simile a quello di altri Paesi come ad esempio Germania (475), Francia (474), Spagna (473), Ungheria (473), Portogallo (472). Per lettura, gli studenti italiani hanno registrato un rendimento simile a Germania (480), Francia (474), Portogallo (477), Austria (480), ma anche a Paesi nordici come Svezia (487) e Norvegia (477). In scienze, infine, i nostri studenti hanno conseguito un punteggio medio simile a Norvegia (478), Portogallo (484), Lituania (484), Croazia (483), Turchia (476) e Vietnam (472).
Il divario Nord Sud nelle competenze scolastiche
Il Nord Italia ottiene punteggi superiori al Sud in tutti e tre gli ambiti: più dell’80% degli studenti delle aree del Nord sono al Livello 2 o superiore. Nel meridione, invece, degli studenti che hanno il livello minimo di competenze o di più sono poco più del 60% in scienze, circa il 70% in lettura e solo il 55% in matematica.
Dove si impara di più
Si impara di più nei licei e negli istituti tecnici: Negli istituti professionali e nella formazione professionale la percentuale di chi ha il minino delle competenze va dal 36% in matematica a un massimo del 52% in lettura.