Femminicidio in Italia, i dati del Viminale
Campagne di sensibilizzazione, iniziative a sostegno delle vittime, nuovi disegni di legge, provvedimenti e pene più stringenti non sembrano ancora sufficienti. La piaga della violenza sulle donne, in Italia e non solo, appare difficile da contrastare. I numeri diffusi dal Viminale ne danno una triste conferma.
Femminicidio: casi in aumento per mano dei partner
I dati del Viminale, aggiornati al 2 maggio 2023, registrano 108 omicidi da inizio anno, con 38 vittime donne di cui 34 in ambito familiare o affettivo. Di queste, 21 hanno trovato la morte per mano del fidanzato, del marito o dell’ex. Infatti, rispetto allo stesso periodo del 2022, sono in aumento gli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 22 salgono a 23 (+5%).
Femminicidio in Italia: il caso di Torremaggiore
I casi non si fermano: solo nel weekend del 6 e 7 maggio si contano due nuovi femminicidi. Una ragazza di 16 anni, a Torremaggiore (Foggia), è stata uccisa dal suo stesso padre. L’uomo stava cercando di assassinare la moglie, convinto avesse intrapreso una relazione extraconiugale con un altro uomo (anche lui ucciso). La giovane ha protetto la madre, facendole da scudo, e l’uomo l’ha colpita a morte. Il colpevole è un cittadino albanese di 45 anni, già fermato. Le vittime sono la figlia Gessica, studentessa, e un commerciante italiano di 51 anni, Massimo De Santis.
Femminicidio: gli ultimi casi
Stesso tragico destino per una ragazza di 28 anni, uccisa a Savona dall’ex fidanzato. I due si erano dati nuovamente appuntamento, forse per tentare di riavvicinarsi. Lui però aveva con sé una pistola, che ha usato per sferrare quasi a bruciapelo un colpo contro la giovane, raggiunta alla fronte. Per Danjela Neza, 28enne di origini albanesi, non c’è stato nulla da fare. L’assassino ha confessato: si tratta Safayou Sow, 27 anni, nato in Nuova Guinea ma residente regolare in Italia. Stando a quanto raccontato dal ragazzo, la vittima avrebbe usato un epiteto razzista e «appena mi ha insultato in quel modo non ci ho visto più. Ho preso la pistola e le ho sparato». Gli episodi di femminicidio in Italia continuano a salire e spesso è proprio chi ha giurato amore a dimostrarsi disumano.
Oltre il femminicidio: la percezione della violenza
C’è poi la percezione della violenza. A fotografare la situazione sono i dati Istat sulla percezione della sicurezza. L’ultimo rapporto, quello del 2018, attesta che il 35,3% delle italiane non si sente sicura a uscire da sola la sera. Ha paura, invece, solo il 19,3% degli uomini. Non solo: il 36,6% delle donne rinuncia a priori, preferendo restare in casa (contro l’8,5% degli uomini).