L’ennesimo femminicidio. Questa volta consumato per strada in pieno giorno, a Roma, nel quartiere Portuense. La vittima è Manuela Petrangeli, fisioterapista 50enne. L’assassino l’ex compagno, Gianluca Molinaro, già accusato di stalking da una precedente partner.
La ricostruzione del femminicidio
Era appena uscita dal lavoro e stava entrando in auto per andare a prendere il figlio a casa dei nonni quando l’ex compagno le si è avvicinato a bordo di una Smart e ha esploso un paio di colpi con un fucile a canne mozze. La donna avrebbe tentato di ripararsi, ma un colpo l’ha centrata al petto senza lasciarle scampo. L’allarme è scattato poco prima delle 14 quando sono stati segnalati al 112 degli spari in via degli Orseolo. Inutili i soccorsi per Manuela Petrangeli, che da anni lavorava nella casa di cura Villa Sandra, a pochi metri dal punto in cui è stata colpita a morte.
Giunti sul posto, i carabinieri hanno immediatamente diramato una nota per rintracciare l’assassino. Le ricerche, però, si sono interrotte poco dopo. Gianluca Molinaro, 52enne ex compagno della vittima si è infatti costituito in una vicina caserma. A convincerlo sarebbe stata la precedente compagna, madre della sua prima figlia, cui l’uomo avrebbe telefonato subito dopo aver premuto il grilletto. Ai militari ha confessato di aver ucciso Manuela e ha consegnato il fucile.
L’ultima telefonata al figlio
Gli investigatori ascolteranno nelle prossime ore parenti, amici e conoscenti per far luce sull’accaduto. Dai primi accertamenti, sembra ci fossero dei dissidi ma non risultano denunce presentate da Manuela in passato nei confronti del suo ex, dal quale si era separata tre anni fa. Una decisione forse presa per tutelare il loro figlio. La coppia, che si era separata tre anni fa, aveva infatti un bimbo di 9 anni. E proprio al bambino la donna avrebbe fatto l’ultima telefonata prima di morire, rassicurandolo: «Amore, sto arrivando da te».
La testimonianza dei colleghi della fisioterapista
Sgomento tra i colleghi della fisioterapista che avevano visto Manuela tranquilla e sorridente fino a qualche minuto prima dell’omicidio. «Mai nessuna avvisaglia – raccontano -. Sembra avessero dei rapporti civili, come tanti che si separano. Non riusciamo a darci una spiegazione. Era una persona sorridente, una bravissima professionista».
La ex: «Potevo esserci io al posto di Manuela»
Operatore socio sanitario, una passione per lo sport dallo snowboard al calcio, Gianluca Molinaro aveva un’altra figlia da una precedente relazione. Molinaro ha anche precedenti per atti persecutori e stalking e indagini sono in corso anche sul possesso dell’arma.
La prima compagna, Debora Notari, racconta: «Lo denunciai per maltrattamenti, mi picchiava e lo feci arrestare. Poi però, dopo un paio di mesi in carcere, aveva fatto dei percorsi». Dopo il delitto Molinaro l’ha chiamata e lei lo ha convinto a costituirsi. «Voleva uccidersi, gli ho detto di andare dai carabinieri. Potevo esserci io al posto di quella donna», racconta.
Il sindaco Gualtieri: «Sconvolti dall’assassinio»
Il femminicidio ha sollevato diverse reazioni. «Il brutale assassinio sconvolge tutti» sottolinea il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Mentre la Cisl Fp, a cui la donna era iscritta, dice: «Tragedie come questa non devono più accadere». Proprio nella capitale in mattinata un blitz contro la violenza sulle donne da parte di attiviste del movimento «Bruciamo tutto»: vernice rossa è stata gettata sulle vetrate dell’ingresso e sullo storico cavallo della sede Rai di viale Mazzini.