Gnocchi con pesto di noci e gorgonzola, ma anche tagliatelle al ragù bolognese e lasagne millefoglie con zucchine. Queste sono solo alcune delle ricette firmate Giovanni Rana che gusteranno gli astronauti della missione spaziale Ax-3. Il celebre pastificio ha infatti contribuito al progetto Italian Food Space, creando e preparando per la crew un piano alimentare nutrizionalmente bilanciato, gourmet e – naturalmente – italianissimo.

Giovanni Rana e il progetto Italian Food Space

Fare della cucina italiana un Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO: è questo l’obiettivo del progetto Italian Food in Space, presentato a Washington in occasione della Giornata Nazionale dello Spazio, celebrata lo scorso 16 dicembre. Il programma prevede che il pastificio Giovanni Rana prepari i pasti per la crew della missione spaziale Ax-3, che nel mese di gennaio 2024 porterà il Colonnello dell’Aeronautica Militare Walter Villadei sulla Stazione Spaziale Internazionale. Con lui, un equipaggio di altri 3 astronauti (uno spagnolo, uno turco e uno svedese). Durante il periodo di ritiro – fase strategica di preparazione in vista del lancio – ogni giorno il team di chef Rana realizzerà ricette con ingredienti di altissima qualità, provenienti da tutta Italia.

L’importanza dell’alimentazione per gli astronauti

Il pastificio Rana ha unito, nel proprio hub di ricerca e sviluppo, il know how dei propri ricercatori e tecnologi alimentari all’esperienza dello stellato Ristorante Famiglia Rana. Il risultato? Un menù che sintetizza tradizione e innovazione. E che, per gli astronauti, rappresenta molto più di un’esigenza. «Il cibo è una preziosa risorsa in un ambiente che ci prepara all’elevato stress-psicofisico del volo spaziale. La giusta combinazione di nutrienti, qualità e gusto diventa parte di una strategia più ampia di preparazione e mantenimento dell’operatività degli astronauti e una valida contromisura agli effetti legati alle radiazioni, alla microgravità e ai processi ossidativi», ha spiegato il Colonello Villadei. Nelle giornate di isolamento e stress che caratterizzano il periodo di ritiro, infatti, il buon cibo può diventare veicolo della forza della convivialità e della socialità con i compagni di missione, contribuendo a perfezionare le condizioni fisiche e mentali degli astronauti.

Il programma alimentare creato da Giovanni Rana

La sfida è stata quella di dar vita a uno specifico piano alimentare che fosse nutrizionalmente bilanciato e allo stesso tempo gourmet, con ingredienti di altissima qualità e sapori iconici. Il Pastificio Rana ha così ideato un programma di pasti che risponde alle precise necessità alimentari della crew, senza tuttavia rinunciare al gusto e alla gioia che la buona cucina – così come il viverla insieme – sa regalare. Cinque i pasti giornalieri serviti per tutta la durata del ritiro, dal 26 dicembre al 9 gennaio: dagli gnocchi al pesto di noci e gorgonzola alla polenta bramata veneta; dal risotto alla milanese al baccalà alla vicentina. E poi tantissime specialità che, con i loro colori e sapori, raccontano le mille sfaccettature dell’Italia: il caciucco alla livornese, l’amata polenta, il risotto agli asparagi, così come l’immancabile pizza.

Un menù, dunque, che è sì un motore di energia, ma anche una straordinaria opportunità di condividere il patrimonio gastronomico italiano con tutto l’equipaggio internazionale di Ax-3.