A due giorni dai funerali di Giulia Tramontano, la 29enne incinta di sette mesi uccisa dal fidanzato a Senago, la sorella Chiara Tramontano torna ad esprimere tutto il suo dolore su Facebook.
“Ergastolani del tempo e del dolore”
“Mi sento incredibilmente vuota. Solo il dolore della tua perdita mi fa sentire che il mio cuore batte ancora – scrive in un lungo post nel quale si rivolge direttamente a Giulia – . E che agonia. Sapere di essere rimasti qui senza te e Thiago, ergastolani del tempo e del dolore”.
Chiara Tramontano e il pensiero a Thiago
Nel messaggio Chiara rivolge parole dolci anche al piccolo Thiago, il bimbo di cui Giulia era incinta al settimo mese: “E tu, dove sei? E lui? Che viso ha Thiago? Scalcia? Ti sorride? Piange? Io vi immagino così: guancia a guancia, stesi su un prato di tulipani, lui che li raccoglie e tu che ti arrabbi. E d’un tratto vi voltate verso di noi sorridendo”. Ma si tratta di un'”illusione”, scrive Chiara. “Un’illusione che ci sottrae per un attimo alla realtà, dove il tempo scorre inesorabile, il sole soccombe alle nubi e perfino il mare ha perso la forza di infrangersi sugli scogli”, pensando di vivere una vita senza la sorella e il nipotino.
Poi, rivolgendosi ancora a Thiago: “Cosa daremmo per vedere il tuo viso… saresti nato a luglio, un leone come me ma con la smisurata sensibilità della tua mamma Giulia. Saresti stato coraggioso e forte come nonno Franco, ironico e socievole come nonna Loredana, gioioso come zio Mario. Amato e protetto da tutti noi, che vivevamo in funzione della tua nascita e contavamo i giorni che mancavano al nostro primo incontro“.
“Troppo umani per sconfiggere il male”
Chiara Tramontano ricorda quando sia lei che la sorella lasciarono la provincia di Napoli per trasferirsi al Nord, una a Genova, l’altra a Senago, nel Milanese: “Ti prendevo in giro e dicevo: ‘Giulia, tu hai sempre un problema. Ma io ho sempre la soluzione’. Eccetto questa volta, perché eravamo troppo umani per avere la forza di sconfiggere il male“.
Chiara Tramontano alla sorella: “Martire in questa storia atroce”
E ancora: “Mamma e papà ti hanno sempre guardato da lontano, non senza timore, non senza preoccupazione, ma con il desiderio fermo di non essere invadenti e lasciarti vivere. Quel desiderio che ora ci fa chiedere: ‘E se avessimo fatto di più? E se avessimo scelto noi per lei?'”. Poi, la risposta: “E no, Giulia. Io lo so che non potevamo fare di più, perché non avresti lasciato che nessuno ti tarpasse le ali, accorciasse le tue piume dorate, troncasse il vostro volo. E così tu sei diventata il martire in questa storia atroce“.
“Il tuo nome – scrive ancora – risuonerà nel tempo e tra le mura del mondo e ricorderà all’uomo di saper lasciare andare, rispettare, proteggere, custodire, accudire, o semplicemente amare”. Giulia e Thiago che, spiega Chiara, hanno dato il “coraggio” a tante donne di “cambiare” vita “grazie a voi e al vostro sacrificio”.
“Lontano da questo mondo che non vi ha meritati”
La lettera si chiude con una richiesta di Chiara Tramontano alla sorella e Thiago: “Ed ora, su, distendete queste ali, seguite il sole e volate lontano da questo mondo che non vi ha meritati. Ma non dimenticate di lasciare una piccola traccia lungo la strada, così che noi sapremo sempre dove raggiungervi. Con l’amore eterno, smisurato ed insaziabile che solo io, Mario, mamma e papà conosciamo, vi auguriamo buon viaggio. E come diceva mamma: scrivimi quando arrivi“.