Andare a scuola con scarpe firmate e costose? «Una leggerezza imperdonabile». È la nota attraverso la quale il personale di un istituto di Valdobbiadene, nel Trevigiano, liquida i genitori di uno studente che avevano chiesto spiegazioni al furto delle sneakers del figlio avvenuto nello spogliatoio della palestra. Il caso, immediatamente rimbalzato sui social, è in queste ore argomento di discussione.
Il furto delle scarpe
La vicenda viene ricostruita dal Corriere Veneto. Sfortunato protagonista un 14enne di Valdobbiadene che dopo aver messo da parte i suoi risparmi, frutto anche di qualche lavoretto, decide di concedersi finalmente quel regalo da tempo desiderato: un paio di sneakers alla moda. Ma il primo giorno a scuola con le sue scarpe nuove di zecca si trasforma nel peggiore degli incubi. Le calzature, lasciate negli spogliatoi della palestra, non ci sono più. Un furto probabilmente perpetrato da un gruppo di bulli della scuola, ma che almeno per il momento non vedrà soluzione, non essendo stata presentata denuncia ai carabinieri.
La scuola ai genitori: «Leggerezza imperdonabile»
Ciò che però sta facendo più discutere in queste ore è la risposta ai fatti dell’istituto nel quale il furto si è consumato. Quando i genitori del minorenne si sono rivolti al personale scolastico per capire come sono andate le cose, si sono sentiti dire che aver permesso al figlio di presentarsi in classe con delle calzature firmate e così costose è stata un’ingenuità, «una leggerezza imperdonabile». Oltre al danno, la beffa. Un doppio colpo ha profondamente scosso il ragazzo e i suoi genitori.
Il sindaco di Valdobbiadene: «Chiarimenti dall’istituto»
Il fatto, che si somma a una lunga serie di episodi di violenza avvenuti negli ultimi tempi a Valdobbiadene, ha immediatamente attirato le attenzioni delle istituzioni locali. Il sindaco, Luciano Fregonese, convocherà a breve un tavolo sulla sicurezza. «Serve un confronto urgente con polizia locale, servizi sociali comunali, dirigenti scolastici delle scuole e forze dell’ordine – conferma al Corriere Veneto -. L’obiettivo è avere maggiore collaborazione tra le istituzioni per intervenire con provvedimenti contro chi si rende colpevole di bullismo, di minacce o di danni al patrimonio pubblico e privato».
«Per contrastare il fenomeno – ribadisce il primo cittadino – è fondamentale che questi fatti vengano segnalati subito ai dirigenti scolastici, alle forze dell’ordine o al comune. Il provvedimento di ammonimento per bullismo emanato dalla questura nei giorni scorsi dimostra che alle denunce seguono azioni concrete. Sul caso delle scarpe rubate, fatto di cui non ero a conoscenza, sarà mia premura cercare chiarimenti non solo sull’episodio ma anche sulla risposta che il personale scolastico avrebbe dato ai genitori».