L’accumulo di grasso nell’addome e nelle braccia sarebbe correlato al possibile sviluppato di malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer e il Parkinson. È la conclusione cui è giunto uno studio pubblicato su Neurology da un team guidato da Huan Song, dell’Università del Sichuan di Chengdu, in Cina. La ricerca ha anche evidenziato come le persone dotate di un elevato livello di forza muscolare abbiano meno probabilità di sviluppare tali patologie.
Lo studio su un campione di oltre 400mila persone
Lo studio ha coinvolto 412.691 persone, con un’età media di 56 anni, che sono state monitorate in media per nove anni. All’inizio della ricerca sono state effettuate misurazioni su composizione corporea, forza nella presa, densità ossea e massa grassa e magra. Durante il follow-up, 8.224 persone hanno sviluppato malattie neurodegenerative, principalmente Alzheimer, Parkinson e altre forme di demenza.
Cosa sono le malattie neurodegenerative
Le malattie neurodegenerative si verificano quando le cellule nervose nel cervello e nel sistema nervoso periferico iniziano a perdere funzionalità nel tempo e alla fine muoiono, influenzando tutto, dalla memoria alla mobilità. La probabilità di sviluppare questi disturbi è determinata da una combinazione di fattori genetici e ambientali, tra cui vari fattori legati allo stile di vita.
L’importanza di monitorare la distribuzione di grasso corporeo
Per poter stimare il rischio di contrarre malattie neurodegenerative, questa nuova ricerca pone l’accento sull’importanza di monitorare la distribuzione di grasso e muscoli nel nostro corpo piuttosto che basarsi genericamente sull’indice di massa corporea (BMI) e sul peso corporeo complessivo.
Secondo la ricerca, le persone che presentano una distribuzioni di grasso corporeo meno favorevole presentano un rischio maggiore di malattie croniche, così come di resistenza all’insulina, compromissione muscolare e infiammazione sugli organi, tra cui il sistema cardiovascolare e il cervello portando a un rischio più elevato di malattie neurodegenerative.
Grasso addominale e insorgenza di malattie neurodegenerative
Secondo lo studio cinese, i partecipanti maschi con elevati livelli di grasso corporeo addominale hanno sviluppato malattie neurodegenerative a un tasso di 3,38 casi per 1.000 anni-persona, rispetto a 1,82 casi per 1.000 anni-persona registrati tra coloro che avevano bassi livelli di grasso corporeo nell’addome.
Per le partecipanti di sesso femminile, i tassi si sono attestati a 2,55 casi per 1.000 anni-persona tra coloro che avevano elevati livelli di grasso di grasso addominale e a 1,39 casi per 1.000 anni-persona tra le donne con bassi livelli di grasso addominale.
Grasso addominale e nelle braccia: effetti su patologie neurodegenerative
Dopo aver preso in considerazione altri fattori in grado di influenzare il risultato, come ipertensione, fumo, consumo di alcol e diabete, i ricercatori hanno evidenziato che, complessivamente, le persone con elevati livelli di grasso addominale avevano il 13% in più di probabilità di sviluppare patologie neurodegenerative rispetto alle persone senza questa condizione, e che le persone livelli elevati di grasso alle braccia avevano il 18% in più di probabilità di sviluppare queste patologie rispetto a quelle con bassi livelli di grasso nella stessa zona corporea.
Gli effetti di una elevata forza muscolare
Infine, le persone con un’elevata forza muscolare mostravano il 26% in meno di probabilità di sviluppare patologie neurodegenerative rispetto a quelle con poca forza. «Questo studio evidenzia il potenziale di ridurre il rischio delle persone di sviluppare malattie del cervello, migliorando la loro composizione corporea e aumentando la loro forza muscolare», conclude Huan Song.