Una coppia israeliana, Amit e Nir, scampata al massacro del rave, è riuscita a scattarsi un selfie mentre i miliziani di Hamas sparavano all’impazzata. Nascosti fra i cespugli, i due ragazzi si sono scambiati un bacio, convinti che fosse l’ultimo. Invece fortunatamente sono sopravvissuti. Ma non c’è nessuna notizia del loro amico scomparso.
Sopravvissuti per miracolo alla strage del rave
Amit Bar, israeliana e studentessa di medicina a Kanaus (Lituania), e Nir De Jorno, impiegato in un hotel sul lago di Tiberiade e dj per passione, erano tra i partecipanti al festival Tribe of Nova a Re’im quando i miliziani di Hamas hanno aperto il fuoco, uccidendo più di 260 persone. Al festival erano presenti circa 3.500 persone, anche se i numeri sono discordanti. La coppia è riuscita a fuggire nascondendosi fra i cespugli. A un certo punto si è separata dal loro amico Ziv, che si è allontanato per aiutare gli altri: di lui si sono perse le tracce, non si sa se sia stato ucciso oppure rapito dai terroristi.
L’amico della coppia è ancora disperso
“Quando i razzi sono partiti, Ziv ha aiutato due ragazze e le ha tranquillizzate, ha detto loro che tutto si sarebbe calmato presto”, ha riferito Amit al quotidiano israeliano N12. Due ore dopo, Ziv ha chiamato per dire ai suoi amici che era con un altro gruppo. “Abbiamo provato a urlare e a chiamarlo ma non ci ha ascoltato. Per tutto il tempo abbiamo visto i terroristi guidare veicoli e sparare in ogni direzione”, ha detto Amit.
Il bacio fra le pallottole: “Se moriremo lasceremo un ricordo”
Amit ha avuto la forza di raccontare quelle ore strazianti sui social e scrivere di quel bacio folle e disperato che i due ragazzi si sono scambiati mentre intorno a loro succedeva l’inimmaginabile. “All’improvviso – racconta la ragazza su Instagram – hai deciso di farti un selfie, mi sono arrabbiata, non ho capito quale fosse il collegamento, ma ho pensato che almeno se moriremo, la nostra famiglia avrà un ricordo che ci siamo amati fino all’ultimo momento“.
Il racconto di Amit sui social
La giovane ha detto che è “impossibile riassumere quello che abbiamo passato lì senza Ziv, e finché lui non è a casa niente è finito“. Parla del “miracolo” di essere sopravvissuti e racconta passo per passo l’esperienza straziante che lei e il fidanzato hanno dovuto attraversare. “È iniziato con i razzi, è stato stressante ma sono riuscita a convincermi che mi sarei potuta salvare se non mi fossero caduti addosso. Abbiamo provato a guidare finché tutto è stato bloccato, tutti volevano scappare. Allora abbiamo aspettato un attimo che si calmasse la situazione, ci siamo sdraiati ma poi la gente ha cominciato a correre e a gridare che c’erano dei terroristi“.
“Fuggiti come pecore al macello”
“Siamo fuggiti come pecore al macello, – continua il racconto della ragazza – siamo corsi nei campi e tu mi ha presa per mano con te. Abbiamo sentito i proiettili fischiare vicino a noi e la gente che cadeva e i terroristi che ci inseguivano, giravano ovunque in motocicletta cercando di uccidere. Quando ti ho detto che non avevo forze, mi hai risposto che non c’era scelta e che dovevamo continuare a scappare. Hai cercato di fare l’autostop, poi mi hai detto che camminare sarebbe stata la cosa più sicura. Non abbiamo smesso di scappare finché tu e Ziv non vi siete separati e ci siamo nascosti entrambi tra i cespugli. Gli spari partivano dall’alto, non sapevo che rumore facesse uno sparo, i terroristi ci passavano accanto e sparavano dove possibile e noi facevamo di tutto per non muoverci e per mantenere il silenzio“.
“Penso a tutte le altre coppie con un finale diverso”
“Mi hai protetta con il tuo corpo e penso a tutte le altre coppie con un finale diverso dal nostro. – scrive Amit – E’ impossibile digerire quello che abbiamo vissuto, continuiamo solo a pregare affinché Ziv torni a casa da noi“.