Il mantenimento dei figli grava pesantemente sul bilancio delle famiglie italiane. Lo evidenzia il Report FragilItalia Il costo dei figli, elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos. Secondo la ricerca, i figli assorbono un terzo della spesa media mensile familiare. Le uscite che incidono maggiormente sono l’abbigliamento seguito dai libri scolastici. Molti genitori, per far fronte alle spese, non trovano altra soluzione che tagliare per quanto possibile il budget familiare: “6 genitori su 10 si vedono costretti a rinunciare ad acquisti per sè stessi, ad andare al ristorante e a ridurre le vacanze; mentre 3 su 10 hanno dovuto imporre rinunce ai figli per gli acquisti di abbigliamento, di un nuovo smartphone e per le uscite con gli amici”.

Quasi la metà dei figli maggiorenni sono a carico dei genitori

Cinque italiani su 10 hanno figli conviventi; tra quelli maggiorenni, quasi la metà sono totalmente a carico dei genitori” e “mediamente, i figli assorbono un terzo della spesa media mensile familiare, soprattutto per abbigliamento e calzature, libri scolastici, attività sportiva e pasti fuori casa. Ma per un terzo delle famiglie la spesa per i figli rappresenta tra il 40% e il 70% del bilancio“. È quanto emerge
dal Report FragilItalia.

budget

Nel caso di figli maggiorenni (il 19% ne ha tra i 19 e i 25 anni; il 23% oltre i 25 anni), se come detto quasi la metà (il 47%) sono totalmente a carico dei genitori, il 29% lavora contribuendo alle spese della famiglia. Da sottolineare che il 24% dei figli maggiorenni, pur lavorando e non gravando sul bilancio familiare, continua a vivere con la famiglia, segnale evidente della persistente difficoltà dei giovani di poter affrontare il costo di una locazione o di un acquisto di un’abitazione autonoma.

Le rinunce dei genitori per far fronte alle spese dei figli

Per affrontare le spese necessarie per i figli, le famiglie si trovano costrette a stringere la cinghia. Secondo il rapporto di Legacoop-Ipsos, il 66% dei genitori ha rinunciato ad acquistare qualcosa per loro stessi, il 60% ha evitato di andare al ristorante ed ha ridotto il periodo delle vacanza, il 58% ha spostato a data da destinarsi l’acquisto di un’auto nuova. Il 51% ha dovuto tagliare sulla spesa alimentare scegliendo prodotti in offerta; il 39% ha rinunciato ad una visita medica privata o l’ha dovuta rinviare.

Le rinunce a cui sono sottoposti gli stessi ragazzi

Spesso anche i ragazzi devono sottostare a delle rinunce quando, per motivi economici, le famiglie si vedono costrette a tagliare le spese. In particolare, il 37% ha dovuto rinunciare a spese per abbigliamento e scarpe e allo smartphone nuovo, il 30% alle uscite con gli amici, il 25% ad un viaggio studio all’estero, il
23% ad iscriversi al corso di studio che desiderava. I figli che si vedono imposte maggiori rinunce per motivi economici sono quelli dei genitori under 30, di quelli residenti delle isole (dove la rinuncia allo smartphone raggiunge il 50%, ai viaggi di studi all’estero il 37% e all’iscrizione al corso di studi desiderato il 33%) e di quelli al ceto popolare.

I figli assorbono un terzo della spesa media mensile delle famiglie

La spesa destinata ai figli rappresenta, in media, il 34% della spesa media mensile familiare. Entrando più nel dettaglio, il 51% delle famiglie destina ai figli tra il 21% e il 40% della spesa; il 32% tra il 40% e il 70%; il 17% tra il 10% e il 20%.

Le spese che incidono maggiormente

In testa alla classifica delle voci che incidono più pesantemente sul budget familiare ci sono l’abbigliamento (63%), i testi e libri scolastici (51%), scarpe, borse e accessori, le attività sportive (48%), i pasti fuori casa (46%), seguite dal materiale scolastico, le spese mediche, lo svago e la mobilità (tutti al
45%). Quattro su dieci (il 41%) indicano le spese per rette scolastiche, universitarie e asilo.