Aumenta la violenza di genere in famiglia, diminuiscono i femminicidi, i reati persecutori e gli stupri. È quanto si evince dal report «Analisi criminologica della violenza di genere 1 gennaio – 30 giugno 2024» della Polizia di Stato.

Violenza, i dati del report

Tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2024, confrontato con l’analogo semestre del 2023, aumenta il numero dei maltrattamenti contro familiari e conviventi (un incremento del 5%), passando da 11.808 a 12.424. In calo invece sia degli atti persecutori, che da 9.359 scendono a 8.592 (-8%), che le violenze sessuali (da 2.991 passano a 2.923), -2%.

Il calo dei femminicidi

In merito ai femminicidi nel triennio 2021-2023 si evidenzia come dopo un lieve incremento delle vittime nel 2022, il trend nel 2023 si inverte. Infatti a fronte dell’aumento totale degli eventi, che nel 2022 passano da 123 a 130 (6%), emerge una diminuzione delle vittime donne che, nel 2023, scendono da 130 a 117 (-10%).

Relativamente al periodo 1 gennaio-30 giugno 2024, sono stati registrati 141 omicidi, con 49 vittime donne, di cui 44 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 24 hanno trovato la morte per mano del partner/ex. Analizzando gli omicidi del periodo sopra indicato rispetto a quello analogo dello scorso anno, il numero è in diminuzione, da 176 a 141 (-20%), come è in calo il numero delle vittime di genere femminile, che da 62 scendono a 49 (-21%). Anche i delitti commessi in ambito familiare/affettivo fanno rilevare un decremento, passando da 81 a 67 (-17%); si registra una diminuzione per quanto attiene al numero delle vittime di genere femminile, che da 53 scendono a 44 (-17%). In flessione, rispetto allo stesso periodo del 2023, anche il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 36 diventano 29 (-19%) e quello delle relative vittime di genere femminile, che da 32 passano a 24 (-25%).

Stop violenza sulle donne

Gli altri reati

Nel triennio 2021-2023 si registra un aumento dei reati per la costrizione o induzione al matrimonio del 21%; per la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa del 18%; per la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso del 3%; per la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti dell’1%.

Confrontando il periodo Gennaio-Giugno 2024 con l’analogo semestre del 2023, si evince il progressivo aumento dei casi registrati per tutti i reati in esame, ad esclusione del delitto di deformazione dell’aspetto della persona con lesioni permanenti al viso per il quale emerge un lieve calo (-9%). È prevalente l’incidenza delle vittime di genere femminile per i delitti analizzati (in particolare per la costrizione o induzione al matrimonio), tranne che per la deformazione dell’aspetto della persona con lesioni permanenti al viso.

Vittime della violenza, costante l’incidenza di genere femminile

Per quanto attiene alle vittime monitorate nel triennio 2021-2023, l’incidenza di quelle di genere femminile risulta costante, attestandosi tra il 74 e il 75% per gli atti persecutori, tra l’81 e l’82% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e con valori intorno al 91% per le violenze sessuali. Sia nel triennio che nei periodi parziali considerati, il reato maltrattamenti contro familiari e conviventi evidenzia un trend in crescita, mentre si regista un lieve decremento per le violenze sessuali nel 2022 rispetto al 2023 e nei semestri. Gli atti persecutori, invece, evidenziano nel triennio un trend lievemente in aumento, mentre nel periodo parziale considerato un decremento.