L’ipertensione colpisce 1 adulto su 3 in tutto il mondo e 4 persone su 5 affette da questa condizione non
ricevono un trattamento adeguato: è il quadro delineato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che invita la comunità internazionale a fronteggiare un’emergenza ormai globale: si tratta, infatti, di uno dei principali fattori di rischio di morte e disabilità a livello mondiale. Una gestione corretta di questa patologia potrebbe evitare 76 milioni di decessi entro il 2050.
Il rapporto sull’ipertensione presentato all’Onu
I pericoli legati all’alta pressione sanguigna sono stati evidenziati nel primo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sull’impatto globale del “killer silenzioso”, presentato durante la 78a sessione dell`Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Ipertensione, una piaga mondiale
I casi di ipertensione sono raddoppiati tra il 1990 e il 2019, passando da 650 milioni a 1,3 miliardi. Quasi la metà delle persone con la pressione alta in tutto il mondo non è consapevole della propria condizione e più di tre quarti degli adulti con ipertensione vivono in paesi a basso e medio reddito.
Gli effetti della pressione alta, dall’ictus all’infarto
Secondo il rapporto, l’ipertensione, classificata come una pressione sanguigna pari o superiore a 140/90 mmHg, colpisce 1 adulto su 3 in tutto il mondo. Porta comunemente a una serie di altri problemi di salute tra cui ictus, infarto, insufficienza cardiaca e danni ai reni.
Più copertura eviterebbe 76 milioni di morti
Secondo l’OMS, un aumento del numero di persone effettivamente trattate per l’ipertensione ai livelli osservati nei paesi ad alto rendimento potrebbe prevenire 76 milioni di morti tra il 2023 e il 2050.
La prevenzione di ictus e attacchi cardiaci
Inoltre, aumentando il numero di pazienti trattati si potrebbero anche prevenire 120 milioni di ictus, 79 milioni di attacchi cardiaci e 17 milioni di casi di insufficienza cardiaca da qui al 2050.
“Poche persone controllano l’ipertensione”
“L’ipertensione può essere controllata efficacemente con regimi terapeutici semplici e a basso costo, eppure solo circa una persona su cinque con ipertensione l’ha controllata”, ha affermato il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS.
Come prevenire l’ipertensione
Le misure preventive per l’ipertensione, raccomanda l’Oms, includono una dieta sana, il mantenimento dei un peso adeguato, evitare alcol e tabacco, fare esercizio fisico regolare e ridurre il consumo di sale: l’OMS raccomanda di assumere meno di 2.000 milligrammi di sodio al giorno (mentre l’assunzione media globale di sale è stimata a più del doppio). Queste strategie dovrebbero essere comunicate e messe in atto in contesti specifici come le scuole e i luoghi di lavoro per promuovere scelte di vita più sane.
Costi enormi per i sistemi sanitari
L’OMS ha inoltre osservato che l’ipertensione e le sue complicanze comportano costi “enormi” in tutto il mondo per i pazienti, i sistemi sanitari e le economie nazionali.