Dopo il ritiro del presidente Joe Biden dalla corsa presidenziale, la vicepresidente Kamala Harris è diventata la candidata ufficiale per la successione e dovrà scontrarsi con Donald Trump. La democratica vanta una lunga carriera politica: ha iniziato come procuratore distrettuale di San Francisco, poi procuratore generale della California, senatore e infine vicepresidente; è una sostenitrice convinta dell’importanza di “seguire la scienza” in materia di salute, tecnologia e ambiente, aree in cui si distingue nettamente dalle posizioni di Trump, suo rivale alle elezioni presidenziali di novembre.
Trump nega il cambiamento climatico
Durante la sua presidenza, Trump ha spesso minimizzato il cambiamento climatico, definendolo una bufala, e ha ritirato gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi. Trump ha promesso di eliminare alcune delle politiche climatiche di Biden in cambio di finanziamenti dai dirigenti petroliferi statunitensi e di ridurre le politiche sui veicoli elettrici.
La battaglia di Harris per le comunità vulnerabili
Harris, al contrario, ha sostenuto con forza le iniziative climatiche dell’amministrazione Biden, come l’Inflation Reduction Act del 2022. Commentando la legge, Harris ha affermato: «Ogni giorno, in tutto il mondo, l’impatto della crisi climatica è forte ed è vivido. Lo stiamo vedendo in tempo reale». Durante la sua campagna presidenziale del 2020, Harris ha anche evidenziato la necessità di un quadro di giustizia ambientale per aiutare le comunità più vulnerabili.
Posizioni discordarti di Kamala e Donald sull’energia
Posizioni discordanti anche sull’energia. Trump ha promesso di ridurne i prezzi, aumentando la produzione interna di petrolio e rimuovendo i limiti alle esportazioni di gas naturale. Ha anche criticato i parchi eolici offshore, sostenendo che causano problemi all’ecosistema marino. Al contrario, in passato, Harris ha intentato cause contro le compagnie di combustibili fossili e ha sostenuto la riduzione delle emissioni di gas serra. Come vicepresidente, ha promosso l’espansione della produzione di energia pulita negli Stati Uniti.
Il tema dell’assistenza sanitaria
Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, Trump ha avuto una posizione oscillante sull’Affordable Care Act (ACA), la legge, generalmente indicata come Obamacare, che in estrema sintesi ha lo scopo di estendere la copertura sanitaria a milioni di americani non assicurati. Inizialmente il candidato repubblicano ha cercato di smantellarlo per poi promettere di migliorarlo. Recentemente, ha affermato di voler mantenere l’ACA ma renderlo «molto, molto, molto migliore». Al contrario, Harris, insieme a Biden, ha difeso l’ACA e ha sostenuto l’espansione della copertura sanitaria per tutti gli americani.
Donald e Kamala divisi sull’aborto
Donald Trump e Kamala Harris non hanno le stesse vedute neanche sull’aborto. La candidata democratica è una forte sostenitrice del diritto all’aborto, mentre il tycoon ha dichiarato di non voler firmare un divieto federale di aborto, lasciando che le leggi sull’aborto siano decise dai singoli Stati. «Gli Stati determineranno con il voto o con la legislazione o forse con entrambi, e qualunque cosa decidano deve essere la legge del Paese”, aveva spiegato Trump.
Il tema dell’intelligenza artificiale
Un altro punto su cui i due candidati si scontrano è l’intelligenza artificiale. Harris ha sollevato preoccupazioni riguardo ai rischi di questa tecnologia, chiedendo una regolamentazione più severa e la protezione della privacy dei consumatori. “L’intelligenza artificiale ha il potenziale per fare del bene profondo, ma anche per causare danni profondi”, ha dichiarato Harris. Il Partito Repubblicano, al contrario, ha promesso di abrogare l’ordine esecutivo sull’IA dell’amministrazione Biden, sostenendo che «ostacola l’innovazione».