Pensate che bel regalo sarebbe quello di poter diventare improvvisamente più giovani di un anno… È quanto successo a tutti i cittadini in Corea del Sud dopo che il paese ha cambiato il tradizionale sistema di conteggio dell’età e lo ha sostituito con quello vigente a livello internazionale.
Con l’impopolare sistema precedente, i cittadini sudcoreani avevano già un anno al momento della nascita, al quale si andavano via via aggiungendo i successivi.
Corea del Sud, tre differenti età per ogni persona
La svolta ha permesso di unificare il complesso sistema di calcolo che fino a oggi prevedeva il paradosso di ben tre differenti età per ogni persona: quella coreana – che fa partire gli anni dal numero uno con la nascita e ne aggiunge uno all’inizio di ogni nuovo anno -; quella del calendario – che parte da zero e aggiunge un anno all’inizio di ogni nuovo anno -; e infine, quella internazionale.
Con la standardizzazione i cittadini saranno quindi più giovani di almeno un anno rispetto ai metodi attuali, ma a volte anche di due, se si considera, per esempio, il caso estremo di un bambino nato l’ultimo giorno dell’anno che, in base all’età coreana, allo scoccare della mezzanotte compirebbe già due anni.
Cambio anagrafico, c’è un’eccezione
Ora, in base alla revisione del sistema, l’età sarà calcolata come nel resto del mondo, a zero anni alla nascita, come segnala il Korea Times, citato da The Guardian.
Il cambio anagrafico riguarderà la maggior parte delle questioni amministrative e civili, inclusi i contratti e gli altri documenti ufficiali, ma non per gli usi legati al servizio di leva, una assoluta priorità nel rigido schema scelto da Seul.
“Il sistema unificato di calcolo ridurrà di molto i costi sociali dovuti a diversi sistemi di calcolo impiegati finora“, ha commentato con soddisfazione il ministro della Legislazione governativa Lee Wan-kyu, citato dall’agenzia Yonhap.
La promessa del presidente
Il modello internazionale è stato una delle promesse della campagna elettorale dell’attuale presidente, il conservatore Yoon Suk-yeol, eletto nel 2022: lo scopo era di evitare caos e costi sociali inutili.
Oltre alle confusioni nei casi di traduzione dal coreano (e viceversa), ci sono stati seri problemi durante la pandemia del Covid-19 nel caso della somministrazione dei vaccini non raccomandati al di sotto di una certa età, che ha spinto molti a chiedere alle autorità se l’età a cui si faceva riferimento fosse quella coreana o internazionale.
Cosa ne pensano i coreani
In un sondaggio effettualo lo scorso anno, oltre il 70% degli intervistati si è detto d’accordo sul cambiamento, mentre l’86% ha assicurato che avrebbe adottato il nuovo sistema di computo dell’età nella vita di tutti i giorni.