Forse il loro sapore non è amato da tutti, ma le fave – appartenenti alla famiglia delle leguminose – rappresentano un vero e proprio toccasana per la salute non soltanto per le sostanze nutritive che contengono ma anche per proprietà che possono incidere sul nostro benessere emotivo. Ecco alcuni buoni motivi per inserire le fave nella propria alimentazione settimanale e affrontare la vita… con il sorriso sulle labbra.
Fibre, proteine e vitamine: i vantaggi delle fave
La Vicia faba – dal latino ‘vincire’ (legare) – è ricca di proteine, fibre, ferro e vitamina C. Fa anche bene alla salute delle ossa combatte l’ipertensione e l’anemia. Inoltre, può aiutare ad abbassare il colesterolo, rafforzare il sistema immunitario e favorire la perdita di peso.
Il miglioramento dell’umore
Oltre a questi benefici, le fave possono incidere anche sul nostro benessere emotivo. Infatti contengono livelli eccezionalmente elevati di levodopa, o L-dopa, una sostanza chimica naturale utilizzata nel trattamento del morbo di Parkinson, ma anche collegata a miglioramenti a lungo termine dell’umore, delle emozioni e dei livelli di felicità.
Le fave per contrastare l’anedonia
Secondo Nadia Mohd-Radzman, ricercatrice e botanica dell’Università di Cambridge che lavora anche presso l’Entrepreneurship Lab del King’s College di Cambridge, le fave possono addirittura aiutare a migliorare una condizione chiamata anedonia, ovvero l’incapacità di provare piacere attraverso attività come mangiare o fare sesso.
Curiosità e leggende intorno alle fave
Le fave, originarie del Medio Oriente, hanno dato origine da sempre a bizzarre credenze. Nell’antica Grecia si riteneva che nei semi si nascondessero le anime dei defunti e Pitagora, l’antico filosofo e matematico greco, ordinò ai suoi seguaci di non mangiarle a causa della loro presunta somiglianza con i feti umani: disse che farlo sarebbe stato come consumare carne umana.