In una società sempre più individualista, la solitudine è una minaccia urgente per la salute che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, indipendentemente dall’età, dal reddito o dalla provenienza geografica. Per affrontare questo problema, l’Organizzazione mondiale della Sanità ha istituito una nuova Commissione sulla connessione sociale, che ha lo scopo di sensibilizzare, collaborare e accelerare le soluzioni per migliorare il benessere delle persone e delle società.
Da chi è composta la commissione contro la solitudine
La Commissione è co-presieduta dal chirurgo generale degli Stati Uniti, il dottor Vivek Murthy, e dall’inviato per i giovani dell’Unione africana, Chido Mpemba. È composta da 11 esperti e leader provenienti da diversi settori e Paesi. La Commissione lavorerà per tre anni e produrrà una serie di raccomandazioni basate sull’evidenza per promuovere la connessione sociale come priorità sanitaria globale.
Cos’è la connessione sociale
Per connessione sociale si intende il senso di appartenenza e di relazione con gli altri, che ha un ruolo fondamentale nella salute fisica e mentale delle persone. Al contrario, l’isolamento sociale, avere poche o nessuna connessione sociale, la solitudine, il dolore di non sentirsi connessi, hanno gravi conseguenze negative. Le persone isolate o sole hanno un maggior rischio di morte prematura, ictus, ansia, demenza, depressione, suicidio e altre malattie. Inoltre, la disconnessione sociale può influire negativamente sui risultati scolastici, economici e sociali.
Le conseguenze (positive e negative) del Covid-19 sulla solitudine
La pandemia di Covid-19 e le sue ripercussioni hanno aggravato il problema della solitudine e dell’isolamento, rendendo più difficile mantenere o creare legami sociali. Tuttavia, ci sono anche esempi di iniziative positive che hanno cercato di contrastare questo fenomeno, come le chiamate telefoniche agli anziani, le reti di vicinato, le piattaforme online e le attività culturali.
La lotta della Commissione contro la solitudine
La Commissione dell’Oms si propone di analizzare le cause, le dimensioni e gli effetti della solitudine e dell’isolamento, nonché di identificare e diffondere le migliori pratiche per costruire connessioni sociali su larga scala. La Commissione si concentrerà in particolare sui gruppi più vulnerabili, come gli anziani, i giovani, i migranti, le persone con disabilità e le minoranze. “Il nostro obiettivo è costruire un mondo meno solitario, più sano e più resiliente, dove la connessione sociale sia riconosciuta come un diritto umano fondamentale e una componente essenziale del benessere”, ha dichiarato il co-presidente della Commissione, il dottor Murthy.