Le cimici del letto in Francia sono state avvistate ormai ovunque: oltre che nelle case, sui mezzi pubblici, nei cinema, perfino negli ospedali. Nelle ultime settimane questi insetti – che possono pungere lasciano fastidiose bolle e si riproducono vorticosamente – stanno diffondendo il panico, tanto che il governo ha deciso di intervenire in modo drastico.
L’allarme sulla stampa francese ed estera
Mentre la stampa francese dedica titoli e approfondimenti a questi fastidiosi parassiti, il canale americano CNN ha addirittura parlato di “epidemia generale di cimici” nel Paese transalpino a meno di un anno dai Giochi Olimpici.
Riunione urgente del governo Macron
Di fronte all’allarme generale, il governo Macron ha fissato per venerdì una riunione interministeriale sull’argomento, che porterà a decisioni sulle azioni da intraprendere per arginare questa piaga. Lo ha assicurato il portavoce dell’esecutivo, Olivier Véran, sottolineando l’intenzione di “rispondere alla legittima ansia dei francesi”.
Cimici del letto in Francia, dati preoccupanti
Secondo i dati diffusi a luglio dalle autorità sanitarie francesi, più di una famiglia su dieci nel paese è stata colpita dalle cimici negli ultimi cinque anni.
Le cimici del letto nelle case di francesi
Sono molti i francesi che hanno trovato il parassita all’interno della propria abitazione. Il minuscolo parassita, grande come un seme di cocomero, dilaga in particolare su materassi e lenzuola. Le operazioni di disinfestazione sono lunghe e difficili e gli esiti spesso fallimentari.
Cimici del letto, dalle scuole alla metrò
Nelle scuole, sui treni e la metropolitana di Parigi, sulle terrazze dei francesi e annidate nei materassi: in Francia le cimici dei letti hanno fatto notare la loro inquietante presenza un po’ dappertutto, creando ansia crescente nella popolazione. Almeno due scuole infette nel sud del Paese hanno dovuto chiudere temporaneamente. Nel nord, un servizio di emergenza ospedaliero è stato trasferito il giorno dopo la scoperta di focolai di cimici.
Treni e mezzi pubblici, ministro: “Nessun caso”
Il gruppo ferroviario SNCF e l’autorità dei trasporti di Parigi (RATP) hanno dovuto sottoporre più volte i loro treni a controlli. Anche se il ministro dei Trasporti, Clément Beaune, ha affermato che tutte le segnalazioni ricevute sono state verificate senza tuttavia registrare alcuna presenza del parassita: “Non c’è nessun aumento dei casi, – ha detto – nessuna psicosi, nessuna ansia da avere”.
L’ansia si diffonde attraverso i social
Foto e video amatoriali che segnalano la presenza dei parassiti stanno inondando i social network. Studenti che evacuano un anfiteatro ad Aix-en-Provence dopo un “sospetto” caso di cimici, un’influencer coreana da due milioni di follower che mostra le braccia martoriate dopo aver preso la metropolitana di Parigi, video che fanno vedere gli insetti annidarsi e camminare sui sedili dei treni.
Ministro della Salute: “Non c’è panico generalizzato”
Il ministro francese della Salute, Aurélien Rousseau, ritiene che non ci sia “panico generalizzato” rispetto al proliferare delle cimici dei letti a Parigi. “Penso che non sia un motivo di panico generale”, ha dichiarato ai
microfoni di France Inter, riconoscendo tuttavia che essere infestati “dalle cimici dei letti è infernale”.
Rischio truffe per la disinfestazione
“Ciò che mi preoccupa – ha puntualizzato il ministro – è che la gente si faccia truffare da società che fanno pagare anche 2.000 o 3.000 euro” per intervenire contro le “punaises”. Rousseau auspica che il governo possa lavorare alla “limitazione di queste tariffe” e ricorda l’esistenza di 450-480 “professionisti riconosciuti” dallo Stato. Ha inoltre respinto seccamente il controverso parallelo tra “cimici e immigrazione” tracciato alla fine della settimana scorsa dal giornalista Pascal Praud.
Ritorno di un parassita scomparso negli anni ’50
Scomparsi dalla vita quotidiana negli anni ’50, questi insetti che si nutrono di sangue umano sono tornati alla ribalta circa trent’anni fa nei paesi sviluppati, grazie alla crescente densità della popolazione nelle grandi città, una crescente resistenza agli insetticidi e stili di vita che possono favorire il diffondersi di questi parassiti, come per esempio l’acquisto di prodotti di seconda mano non accuratamente lavati. Colpiti per primi da questa ripresa, i paesi anglosassoni come l’Australia – quando ospitò i Giochi di Sydney nel 2000 – e gli Stati Uniti che per circa quindici anni hanno adottato sforzi significativi per contenere la loro diffusione.