L’Italia del tennis trionfa nel segno di Jannik Sinner. Quarantasette anni dopo, gli azzurri tornano alla vittoria della Coppa Davis battendo nella finale di Malaga l’Australia. Lo fanno grazie ai successi di Matteo Arnaldi e soprattutto di Jannik Sinner, il diamante azzurro, vero protagonista della final eight andalusa, e capace di portare per mano l’Italtennis al traguardo che mancava dal lontano 1976. Allora a far sognare l’Italia furono Panatta-Barazzuti-Bertolucci-Zugarelli, con Pietrangeli capitano (oggi novantenne e sul podio per festeggiare il successo insieme a Sinner e compagni).
L’Italtennis centra l’impresa 47 anni dopo
All’ottava finale di Coppa Davis l’Italia centra l’impresa. L’ultimo tentativo era stato nel 1998 e gli Azzurri erano usciti sconfitti dal confronto con la Svezia. A Malaga domina l’azzurro, e il secondo trionfo della storia arriva con due vittorie nei singolari. Protagonista anche Matteo Arnaldi che aveva perso all’esordio e invece ribalta Popyrin in tre set dopo essere andato in crisi nel secondo. Poi, la palla dello smash a Sinner, capace appena il giorno prima di battere per la seconda volta il numero uno al mondo, Djokovic. L’altoatesino si sbarazza in due set di De Minaur: 6-3, 6-0. Al terzo match point annullato dal rivale-amico australiano, Sinner fa esplodere l’esultanza della panchina azzurra, dei vari Arnaldi, Musetti, Sonego e pure quella di Matteo Berrettini, infortunato ma a Malaga per fare gruppo e tifare Italia.
Trionfo in Davis, l’orgoglio di capitan Volandri
Dalla Spagna si fa sentire l’emozione del gruppo azzurro. “Sono orgoglioso di questi ragazzi, sono felice di quanto abbiamo fatto. Grazie a tutti quelli che ci hanno supportato negli ultimi due anni. Siamo un gruppo unito, questo è quello che vogliamo. Questo è un progetto partito da lontanissimo, tra miliardi di difficoltà ma i ragazzi mi sono stati sempre vicini, ho sempre avuto il loro supporto. E da quando è arrivato qui Berrettini siamo diventati ancor più famiglia”, le parole di un commosso Volandri.
Sinner: “Grazie a tutti gli italiani”
“Questa vittoria è particolare e speciale. Sapevamo di avere un ottimo gruppo, siamo riusciti a mettere i pezzi insieme. Berrettini ha avuto una stagione difficile, ma è venuto qui e ci ha sostenuto. È importante far squadra, siamo tutti contenti di alzare questa coppa speciale”, commenta prima della premiazione Sinner che poi ringrazia il Paese intero. “Grazie a tutti gli italiani che ci hanno creduto, anche quando le cose sono andate male – dice -. Da Torino ho portato tanta energia e abbiamo fatto gruppo. A Bologna abbiamo sofferto, ma siamo sempre rimasti lì. Siamo stati a un punto da ko con la Serbia, ora trionfiamo”.
Sinner sottolinea l’unità del gruppo: “Siamo una squadra unita, ognuno di noi può essere contento – aggiunge -. Abbiamo tenuto tanto che Matteo (Berrettini ndr) venisse qui a sostenerci, possiamo solo ridere. C’è tanta emozione, abbiamo sentito tutti gli italiani venuti qui a Malaga, chi ha guardato in Italia”.
La gioia degli Azzurri
Parlano tutti i componenti della squadra, tutti orgogliosi e comprensibilmente felici. “Oggi Jannik e Matteo sono stati straordinari” dice Musetti, senza voce e visibilmente emozionato. “È la più grande emozione della mia carriera. Non ho giocato questi giorni ma sono felice di essere parte di questa squadra” gli fa eco Bolelli, mentre “Il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano continua a scorrere dagli altoparlanti.
“E’ pazzesco, ci supportiamo tutti in questo gruppo e penso che l’avete visto” spiega Arnaldi. “Grazie a tutti loro – commenta Sonego -. È un momento emozionante per me, per questa squadra”.
Davis all’Italia, Panatta ci scherza su
Gioisce e scherza anche Adriano Panatta che 47 anni alzò l'”insalatiera” per la prima volta ed oggi è commentatore tv per la Rai. “Dopo il primo match ero tranquillo e sicuro, Sinner non poteva perdere. E’ stata una bellissima vittoria, sofferta però meritata: in questo momento credo che l’Italia sia nettamente la più forte. Se pensiamo che ci manca un giocatore come Berrettini, che soprattutto su questi campi ci sa fare, allora saremmo imbattibili”, commenta.
“Mi sono levato un pensiero – scherza Panatta -, così almeno ora chiameranno loro. Jannik contro Djokovic ha giocato un match pazzesco, in questo momento è lui il numero uno al di là delle classifiche, che non contano: ora si vede che questo ragazzo è lì, e secondo me ci rimarrà per tanto tempo”.