Il mondo della moda sta affrontando una battaglia senza quartiere contro la crescente diffusione dei prodotti contraffatti. Secondo alcune stime riportate dalla Cnn, i falsi nel comparto fashion rappresentano il 60% o più del commercio multimiliardario di beni contraffatti. Per contrastare questa piaga, i marchi di alta moda e le aziende di tecnologia stanno adottando una serie di strategie avanzate.
Se un tempo le borse-imitazione delle griffe più famose si trovavano principalmente agli angoli delle strade, ora sono facilmente reperibili anche online. Su Reddit le comunità dedite alla discussione e alla ricerca di prodotti fake vantano centinaia di migliaia di membri, utenti di TikTok mostrano duplicati di capi apparentemente identici agli originali e gli YouTuber caricano tutorial su come individuare le differenze tra falsi economici e di alto livello. I contraffattori hanno persino ospitato sfilate dal vivo degli ultimi falsi della moda, con i loghi di Louis Vuitton, Dior e YSL stampati sopra passerelle improvvisate.
Negli ultimi anni, i leader del lusso hanno tentato di arginare il mercato dei falsi e si sono moltiplicate le tecnologie in grado di riconoscere i prodotti originali da copie anche a prima vista “perfette”. Fashionphile, sito di ecommerce dedicato ai beni di lusso che ha fatto della certificazione di originalità dei prodotti la propria mission, ha introdotto un programma di formazione che richiede più di 8.000 ore di studio per diventare un autenticatore “maestro”. I partecipanti apprendono a riconoscere dettagli impercettibili, come errori nel formato della data su borse Louis Vuitton e le corrette specifiche della lega metallica in orologi Cartier.
Il concorrente di Fashionphile, The RealReal, fonde l’istinto umano con l’intelligenza artificiale. Il primo livello di verifica avviene attraverso software addestrato su 30 milioni di immagini per individuare differenze sottili nelle cuciture e nell’hardware. Un algoritmo calcola il rischio di un prodotto basandosi su vari fattori, dalla cronologia delle vendite alla popolarità nel mercato nero.
Inoltre, app basate sull’intelligenza artificiale come Entrupy affermano di poter identificare prodotti sospetti in pochi istanti tramite alcune foto caricate. La società di tecnologia della moda, The Ordre Group, ha collaborato con brand come Burberry e Patou per creare un sistema chiamato Authentique, che registra l’unicità di un articolo come un’ “impronta digitale” basata su un piccolo frammento di tessuto. Questi dati vengono immutabilmente registrati su una blockchain, rendendoli altamente sicuri e tracciabili.
In Europa, il concetto di “passaporto digitale” per abbigliamento e tessili potrebbe diventare legge, supportato da un consorzio noto come Aura Blockchain, fondato da giganti del settore come LVMH, OTB e Gruppo Prada. Questi marchi digitalizzano milioni di prodotti nei loro cataloghi e applicano chip NFC ai loro articoli, offrendo ulteriori strumenti per combattere la contraffazione.
Sebbene queste tecnologie siano promettenti, gli esperti ritengono che la combinazione di intelligenza artificiale e discernimento umano rimanga fondamentale, specialmente per prodotti appena usciti dalle passerelle, su cui gli algoritmi non sono ancora stati addestrati. Il controllo sociale, insieme a iniziative di sensibilizzazione e trasparenza, svolge un ruolo cruciale nella lotta contro la contraffazione, poiché le imitazioni stanno diventando sempre più sofisticate.
Il costo sempre crescente dei beni di lusso e la comparsa di nuove tendenze e stili hanno reso il mercato delle imitazioni più invitante per alcuni consumatori. Tuttavia, molte aziende stanno lavorando per garantire la trasparenza e l’autenticità dei prodotti, al fine di offrire ai consumatori reali un modo sicuro di acquistare e condividere la storia dei loro articoli di lusso. La lotta contro la contraffazione è un obiettivo in continua evoluzione, ma con il supporto delle nuove tecnologie e degli sforzi congiunti dell’industria, il settore della moda di lusso sta facendo progressi significativi nel proteggere i suoi marchi e i consumatori da prodotti falsi.