La procura della Repubblica di Pavia ha aperto un fascicolo per far luce sulla morte della 30enne e del piccolo che portava in grembo avvenuta durante il parto al Policlinico San Matteo. La giovane avrebbe avuto una crisi respiratoria durante il travaglio, nella notte tra lunedì 16 e martedì 17 dicembre. I medici hanno tentato inutilmente di salvare lei e il piccolo. Si indaga per omicidio colposo. L’ospedale ha garantito «piena collaborazione per i dovuti accertamenti».
La morte della 30enne e del neonato durante il parto
La donna, Andreea Mihaela Antochi, era stata ricoverata al San Matteo per dare alla luce il suo bambino. Presso il reparto di Ostetricia del Policlinico, la 30enne era stata sottoposta domenica alle procedure per indurre il parto. Non è chiaro poi cosa sia successo, ma durante il travaglio la giovane, che era alla prima gravidanza, ha accusato gravi sintomi di insufficienza respiratoria ed è andata in arresto cardiaco. I medici hanno provato a rianimarla senza successo per circa un’ora. Inutili anche i tentativi di salvare il piccolo Sasha Andrei ricorrendo a un taglio cesareo d’urgenza.
La coppia era in attesa del primo figlio
Andreea Mihaela Antochi, di origini romene, viveva con il marito Florin Catalin Lovin a Villanterio (Pavia). Per la coppia si trattava del primo figlio, a lungo desiderato. Da quanto si è saputo sino ad ora, la mamma non aveva manifestato in passato particolari problemi di salute: questo, almeno, è quanto risulta ai medici del San Matteo. È stato l’uomo, disperato per l’accaduto, a sporgere querela e a presentare un esposto presso la procura di Pavia affinché venga fatta luce su quanto è successo.
Mamma e figlio morti durante il parto, l’indagine della procura
La procura di Pavia ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo e responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario, per individuare eventuali responsabilità dei sanitari che si sono occupati del parto e hanno avuto in cura la mamma e il bimbo. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Un’ipotesi è che il liquido amniotico, che in alcuni casi può diventare tossico, sia andato in circolo provocando l’arresto cardiaco della 30enne. È stata acquisita tutta la documentazione sanitaria riguardante il caso e disposta l’autopsia sulle due salme.
Il Policlinico di Pavia: «Dramma dolorosissimo»
Prima ancora dell’avvio dell’inchiesta giudiziaria, la direzione del San Matteo aveva disposto un accertamento diagnostico per chiarire le cause della morte di madre e figlio. La direzione del Policlinico di Pavia ha diffuso un comunicato: «Per tutta la comunità del San Matteo questa è una giornata di lutto – sottolinea la nota del San Matteo -. La morte di una mamma e del suo bambino è un dramma dolorosissimo e il nostro pensiero accorato è tutto rivolto a chi non c’è più e ci stringiamo a chi ne piange la scomparsa. C’è un’indagine in corso a cui il nostro istituto garantisce piena collaborazione per i dovuti accertamenti. Per parte nostra, non possiamo fare altro che ribadire il valore e l’alta professionalità dei medici e di tutto il personale del San Matteo, che dedicano tutta la propria vita, con incredibile abnegazione, a salvare vite e a farne nascere di nuove».