Manca poco all’esame di Maturità, traguardo temuto ogni anno da milioni di studenti italiani. In attesa della prima prova, che si terrà il 19 giugno 2024 a partire dalle 08:30, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato una circolare per ribadire le regole da seguire per non rischiare di essere esclusi dalle prove, e di conseguenza bocciati.
Divieto di smartphone e smartwatch
Durante le prove d’esame, scritte e orali, è severamente vietato utilizzare smartphone e smartwatch. Il ministero ha sottolineato che dovranno essere i dirigenti scolastici a ricordare “tempestivamente” ai maturandi che “è assolutamente vietato, nei giorni delle prove scritte, utilizzare a scuola telefoni cellulari, smartphone e smartwatch di qualsiasi tipo, dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie e immagini, nonché apparecchiature a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere”. Fanno eccezione le calcolatrici scientifiche o grafiche, ma solo quelle ammesse dal ministero.
Computer e tablet non ammessi
Sullo stesso filone, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha vietato l’utilizzo di “apparecchiature elettroniche portatili di tipo palmare o personal computer portatili di qualsiasi genere in grado di collegarsi all’esterno degli edifici scolastici tramite connessioni wireless, comunemente diffusi nelle scuole, o alla normale rete telefonica con qualsiasi protocollo”.
Trasgressori esclusi dalla Maturità
Nessuna clemenza per chi viola le regole. I trasgressori, sorpresi a utilizzare i dispositivi indicati nella circolare, saranno esclusi “da tutte le prove di esame”. I controlli spetteranno ai dirigenti scolastici, il cui compito specifico è quello di vigilare “sulle apparecchiature elettronico-telematiche in dotazione alle scuole, al fine di evitare che durante lo svolgimento delle prove scritte se ne faccia un uso improprio”.
La rete internet della scuola
La circolare fissa anche regole stringenti per l’utilizzo della rete Internet della scuola. “Tenuto conto – si legge – della necessità di consentire l’espletamento delle operazioni di estrazione e stampa delle tracce delle prove scritte inviate con la modalità del plico telematico, in ognuno dei giorni dedicati a tali prove, sarà consentito, fino al completamento della stampa delle tracce, il collegamento con la rete internet esclusivamente da parte dei computer utilizzati” solamente dal dirigente scolastici “o da chi ne fa le veci”, dal direttore dei servizi generali e amministrativi (se autorizzato dal dirigente scolastico o da chi ne fa le veci) oppure dal referente o i riferenti di sede. Per rendere più difficile la trasgressione delle regole, si prevede che “nel corso dello svolgimento delle prove scritte dovrà, di norma, essere disattivato il collegamento alla rete internet di tutti gli altri computer presenti all’interno delle sedi scolastiche interessate dalle prove scritte”.
Il ruolo della polizia delle comunicazioni
Il controllo non sarà affidato soltanto ai dirigenti scolastici. La vigilanza sul “corretto svolgimento delle prove scritte” spetta alla Struttura informatica del ministero, che collaborerà con la Polizia delle comunicazioni, proprio per “prevenire l’utilizzo irregolare della rete internet da parte di qualunque soggetto e delle connessioni di telefonia fissa e mobile”.
Le prove della Maturità
Come ogni anno, la prima prova scritta di Maturità è uguale per tutti gli indirizzi di studio. Ai candidati verranno sottoposte sette tracce di tre diverse tipologie: due analisi del testo, tre tracce di testo argomentativo e due temi di attualità. Ogni studente dovrà sceglierne una. La seconda prova, che si terrà il 20 giugno, sarà invece diversa a seconda degli indirizzi di studio, come ad esempio greco per il liceo Classico e matematica per il liceo Scientifico. Previsto per tutti gli indirizzi il colloquio orale. Le Commissioni d’esame della Maturità 2024 sono composte da un presidente esterno, da tre membri esterni e da tre interni all’istituzione scolastica.