Seconda prova di maturità con contestazioni al liceo classico Foscarini di Venezia. La prova di greco si è rivelata una carneficina dal momento che, su quattordici studenti, dieci hanno ricevuto una insufficienza grave. Un fatto che non è passato inosservato, soprattutto tra i protagonisti, che hanno protestato in quanto ritengono di essere vittime involontarie di un conflitto tra docenti.
Maturità, in cosa consisteva la prova di greco
La prova di greco all’esame di maturità 2024 consisteva in una traduzione di un testo di Platone. Tra gli studenti che si sono visti somministrare voti come 3 oppure 3,5 ci sono anche ragazzi che erano arrivati all’esame con il 7. Da qui la protesta.
La protesta di una studentessa
Gli studenti hanno definito i voti “offensivi, umilianti e ingiusti”. Una studentessa, poi, per protesta ha deciso di rinunciare a sostenere la prova orale. O meglio: si è presentata davanti alla commissione e ha scelto deliberatamente di fare scena muta. Poi ha chiesto di poter visionare la sua prova di greco e ha contestato alcune correzioni fatte dall’insegnante.
Sostenuta dalla sua famiglia, la ragazza ha anche fatto sapere che la sua battaglia non finirà qui. Infatti, vuole fare richiesta di accesso agli atti per far verificare la correzione della docente.
Un conflitto tra docenti all’esame di maturità?
Da quanto si è appreso, gli studenti contestano alla docente esterna, che arriva dal liceo classico Franchetti di Mestre, in provincia di Venezia, di avere agito contro di loro per ripicca contro la loro insegnante di greco. Secondo quanto riportato dal Gazzettino, in passato questa docente era stata stata assegnata al liceo Foscarini di Venezia ed era entrata in conflitto con il commissario interno di latino e greco. Si tratta dello stesso docente che seguito la classe che quest’anno ha preso una raffica di insufficienze gravi.
“La commissaria esterna di greco era entrata in conflitto con il nostro professore di latino qualche anno fa e con noi si è rivelata ingiusta”, ha fatto sapere la studentessa che ha boicottato l’orale, “si è tenuta bassissima con i voti, mentre nell’altra classe ha assegnato punteggi decisamente più alti”.
Una studentessa non sostiene l’orale per protesta
Ha aggiunto: “Io ho avuto 6,5, ma dalla correzione che ho fatto a casa con mia madre, che è laureata in greco antico, mi risultava di aver fatto un solo errore. Non capisco come sia arrivata ad assegnarmi un punteggio tanto basso. Ho chiesto di rivedere il compito. All’inizio non volevano, ma era un mio diritto e alla fine me lo hanno dovuto mostrare per forza. Ho contestato gli errori che mi sono stati segnati”. Da qui la decisione di non sostenere l’orale.