Da tempo gli scienziati stanno rilevando come le microplastiche, che inquinano i mari e il sottosuolo, penetrino nel nostro organismo attraverso l’aria che respiriamo, il cibo che ingeriamo e l’acqua che beviamo. Dal cervello al cuore, fino ai polmoni: queste minuscole particelle si annidano nel nostro corpo con effetti sulla salute che in molti casi non sono ancora del tutto noti, essendo questo un campo di ricerca relativamente recente. Uno studio, pubblicato su Nature IJIR, ha evidenziato per la prima volta come le microplastiche siano state trovate nel pene umano, una aspetto che ha sollevano preoccupazioni su possibili effetti sulla fertilità e la salute sessuale maschile.

Lo studio su pazienti con disfunziona erettile

Alcuni ricercatori, provenienti da Miami e dalla Germania, hanno testato campioni di tessuto di sei pazienti sottoposti a intervento chirurgico per disfunzione erettile e hanno riscontrato la presenza di microplastiche – di dimensioni comprese tra 20 e 500 micrometri – nell’80% dei campioni stessi. I ricercatori hanno affermato che l’aumento del flusso sanguigno nel pene durante l’erezione e la conseguente espansione dei tessuti potrebbero rendere l’organo sessuale maschile più vulnerabile all’accumulo di microplastiche.

I pazienti erano tutti sottoposti a intervento chirurgico di protesi peniena gonfiabile, un dispositivo chirurgico che permette all’uomo con disfunzione erettile di avere delle erezioni naturali.

Microplastiche riscontrate nei campioni di tessuto del pene

Gli scienziati hanno trovato sette tipi di microplastiche nei campioni di tessuto. La ricerca, secondo gli autori, “ha sollevato interrogativi sulle potenziali conseguenze dell’esposizione alle microplastiche sulla funzione erettile“.

Causalità microplastiche-disfunzione erettile non dimostrata

Ranjith Ramaswamy, coautore dello studio, ha affermato: “Abbiamo individuato microplastiche nei peni degli uomini affetti da disfunzione erettile. Ciò non sorprende, dato che in precedenza sono state riscontrate nel cuore e nei vasi sanguigni. Non sappiamo tuttavia se queste particelle siano la causa della disfunzione erettile“.

Che cosa sono le microplastiche

Le microplastiche sono frammenti lunghi meno di cinque millimetri, solitamente derivanti dalla consunzione di oggetti più grandi. Si ritrovano ormai in tutto il pianeta, incluso l’Antartide e le parti più profonde dell’oceano. I tipi più comuni individuati dai ricercatori sono il polietilene tereftalato, presente negli imballaggi alimentari, e il polipropilene, presente nelle bottiglie e nei contenitori di plastica. Possono entrare nell’organismo tramite ingestione, inalazione o contatto con la pelle e si teme che le piccole particelle possano accumularsi nell’organismo e reagire con tessuti e fluidi, causando effetti tossici.